Discarica nell'ex cava Vailata
La Provincia: «Decida Treviglio»

Si è sfiorata anche una mini-rissa tra il consigliere provinciale Maurizio Maggioni (Pdl) - che li ha definiti «prodotti bulgari, strumentalizzati da alcune forze politiche» - e i residenti di Treviglio («Siamo teste pensanti preoccupate per la nostra salute, non pecore»), nel rush finale della seduta del Consiglio provinciale di lunedì sera.

A surriscaldare gli animi un ordine del giorno del Pd, che chiedeva al Consiglio provinciale di «esprimere il proprio parere politico sul progetto di discarica cemento-amianto nell'ex cava Vailata, appoggiando il parere contrario dei Consigli comunali di Treviglio, Calvenzano e Casirate e invitando la Regione a fare altrettanto».

Non sono bastati il sostegno di Lista Bettoni, Udc, Sinistra per Bergamo e l'astensione di Luigi Pisoni (Gruppo Misto): il testo è stato bocciato dalla maggioranza (Lega e Pdl), trasformandosi in un boomerang per l'amministrazione Borghi.

«Quale destinazione dare a quell'area – è stato l'intervento istituzionale dell'assessore provinciale all'Urbanistica Enrico Piccinelli – deve deciderlo il Piano di governo del territorio del Comune di Treviglio, su cui poi la Provincia deve dare parere di compatibilità col Piano territoriale di coordinamento provinciale».

Ettore Pirovano, supportato dai consiglieri leghisti Giuseppe Prevedini e Giuseppe Ferri: «Il potere è nelle mani del sindaco Borghi, che già tre anni fa, con una variante al Pgt proposta dalla Lega, poteva cambiare in commerciale-artigianale la destinazione dell'ex cava. Ora, quindi, il Pd, anziché scaricare la responsabilità politica su un'altra amministrazione, acceleri l'iter del Pgt».

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