Appesi nel vuoto per due ore
Brutta avventura a Valbondione

Due ore appesi nel vuoto in una cabina della funivia avvolta dalla nebbia e bersagliata dalla neve. Sotto i loro piedi un salto di 350 metri che rappresenta la parte più suggestiva delle cascate di Valbondione. Ma con il brutto tempo di lunedì pomeriggio a Valbondione c'era ben poco da contemplare, soltanto sperare che l'imprevisto ad alta quota si chiudesse rapidamente e in positivo.

Protagonisti della disavventura tre tecnici dell'Enel in transito sulla funivia della diga del Barbellino a circa 1.800 metri d'altezza. Mentre tornavano a valle, l'impianto si è bloccato lasciandoli a penzolare proprio nel punto più esposto, dove d'estate l'acqua del bacino compie un salto spettacolare di 350 metri.

Fortunatamente l'allarme è scattato subito e una squadra di colleghi è stata inviata a soccorrerli. Per riavviare la funivia hanno dovuto raggiungere il traliccio dove si era fermata la cabina a valle e quindi sbloccare il meccanismo. Un'operazione non semplice, visto che un tecnico debitamente imbragato ha dovuto camminare sulle funi per circa 15 metri, ma che il personale specializzato dell'Enel ha compiuto senza particolari esitazioni.

Nel giro di dieci minuti i due tecnici hanno avuto ragione del blocco ripristinando il funzionamento dell'impianto di risalita. Alla fine i tre dipendenti Enel hanno potuto rimettere i piedi sulla terraferma senza danni.

Il guasto si è verificato dopo le 16: all'improvviso forse per un calo di pressione, è scattata una morsa che impedisce lo scorrimento delle funi.

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