Aerei bassi che rompono le tegole
Coppia esasperata a Cassinone

Claudio Pedrini e sua moglie non devono mettersi in coda, in strada, ai bordi dell'aeroporto, per far vedere ai figli lo spettacolo degli aerei in atterraggio. Gli basta stare in casa: e lo spettacolo è garantito. E più volte al giorno. E per anni.

Claudio Pedrini e sua moglie non devono mettersi in coda, in strada, ai bordi dell'aeroporto, per far vedere ai figli lo spettacolo degli aerei in atterraggio. Gli basta stare in casa, al massimo uscire sul terrazzo: e lo spettacolo è garantito. E più volte al giorno. E per anni.

Ne consegue che lo spettacolo é diventato noioso. Anzi angoscioso. Pedrini sa tutto degli aerei: «C'è chi arriva lento, con una frenata regolare; chi invece arriva irruente e frena bruscamente». In entrambi i casi si crea una turbolenza d'aria che si scarica sulla sua casa. Sul suo tetto. E si smuovono le tegole. E Pedrini chiama la polizia locale, che arriva, scatta due foto al tetto e stende un verbale di constatazione.

Ce ne sono quattro al Comando di Seriate: 22 agosto 2009, 18 e 24 novembre 2009, e 13 novembre 2010. Sabato scorso verso le ore 13.45 un aereo, in atterraggio, forse in posizione più bassa del solito ha provocato un bello spavento in casa Pedrini.

«L'ennesimo spavento», puntualizza Pedrini, che racconta: «Ho sentito un sussulto nella struttura della casa; il primo pensiero è stato per la mamma, pensavo che fosse caduta. Ma era tutto tranquillo. Allora non poteva essere stato che un aereo. E siamo andati a vedere il tetto».

«Ma stavolta i coppi non soltanto erano stati spostati dalla turbolenza, ma erano caduti in giardino. E se passava qualcuno? E se usciva qualcuno da casa in quel momento? Pedrini continua: «Da tempo non mi rivolgo più ai vigili, li dovrei chiamare in media una volta al mese col rischio di passare per maniaco».

Pedrini racconta: «Io sono nato qua; questa casa era di mio padre, è del 1965 prima dell'aeroporto. Nel 2000 io e mia moglie abbiamo deciso di ristrutturarla e ingrandirla per i figli. Rayanair non c'era neanche Il traffico aereo nel 2000 era tollerabile. Ora è l'inferno, l'appartamento dei figli non ce la sentiamo di finirlo».
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