Guerra totale alle slot machine
Gromo, il sindaco è inflessibile

«Ancora non è stata emessa alcuna ordinanza, tuttavia con il segretario comunale stiamo affrontando il problema, che è serio e preoccupante». Così il sindaco di Gromo, Luigi Santus, sull'utilizzo, nei pubblici locali del centro seriano, di slot machine.

«Ancora non è stata emessa alcuna ordinanza, tuttavia con il segretario comunale stiamo affrontando il problema, che è serio e preoccupante, per tutti i risvolti sociali che può comportare». Così il sindaco di Gromo, Luigi Santus, sull'utilizzo, nei pubblici locali del centro seriano, di slot machine.

«Se riusciremo - argomenta il sindaco - giungeremo anche a emettere un'ordinanza di proibizione. Il problema è comunque molto delicato e complesso, in quanto le postazioni gioco sono autorizzate dallo Stato, che ne ricava cospicue entrate».

A Gromo, paese di 1.255 abitanti, le slot machine sono 15, distribuite in diversi esercizi pubblici. Il sindaco di Gromo è categorico: «Le entrate che lo Stato ricava dal gioco - sottolinea - ricadono negativamente sulle persone più deboli, che ripongono in queste macchinette la speranza di rifarsi economicamente. Quasi sempre, però, ci rimettono anche quanto necessario per campare, unitamente alla dignità».

Il sindaco di Gromo ha preso a cuore questo problema «perché diverse persone che notavo giocare assiduamente alle slot machine venivano poi in Comune a cercare sussidi attraverso l'assistente sociale. Non credo che debba toccare alla collettività sobbarcarsi questo onere. Lo Stato dovrebbe cambiare la normativa in merito».

Aggiunge, infine, il primo cittadino di Gromo: «Rammento che nella Bergamasca il 52% degli uomini e il 28% delle donne ha giocato almeno una volta alle macchinette. Ma ciò che più preoccupa è che il 46% dei ragazzi, in età compresa tra i 15 e i 24 anni e, ancor più, che il 9% dei lombardi risulta soffrire di dipendenza da gioco».
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