Condizioni critiche ma stazionarie
per il 43enne travolto al «Curò»

Sono sempre stazionarie, e dunque restano molto critiche, le condizioni di Andrea Imberti, il muratore 43enne di Parre travolto domenica mattina da una valanga lungo il sentiero per il Curò e ricoverato in coma agli Ospedali Riuniti di Bergamo.

Sono sempre stazionarie, e dunque restano molto critiche, le condizioni di Andrea Imberti, il muratore 43enne di Parre travolto domenica mattina da una valanga lungo il sentiero per il Curò e ricoverato in coma agli Ospedali Riuniti di Bergamo.

I medici non ci sbilanciano sulle possibilità di ripresa, i segnali neurologici non inducono troppo all'ottimismo, ma la speranza c'è sempre e a Parre c'è grande apprensione per la sorte del 43enne molto conosciuto in paese. Imberti lavora come muratore insieme al figlio ventenne, mentre la figlia lavora in una parrucchiera a Parre.

La famiglia Imberti vive in una casa isolata appena fuori dal centro abitato del paese, in una località chiamata Rocol. Imberti è un grande appassionato di montagna e sovente andava a fare escursioni con gli amici. Come domenica, quando - poco prima delle 9 - è stato travolto da una valanga che ha risparmiato invece i suoi due compagni d'avventura.

Il 43enne è stato rintracciato e recuperato dopo 4 ore dai volontari del Soccorso Alpino e subito trasportato ai Riuniti dove il fisico di Andrea ha reagito positivamente alla procedura di riscaldamento extracorporeo che ha riportato la sua temperatura da 24 e 35 gradi consentendo al cuore di riprendere a battere regolarmente. Da domenica il muratore sta lottando contro la morte.

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