Bas-Asm, firma ufficiale della fusione Capra: «Ora occorre fare sistema»


«Fatta la fusione ora bisogna fare l’azienda. E soprattutto bisogna farla tutti insieme». Lo ha detto Renzo Capra, presidente dell’Asm, in occasione della firma ufficiale, alla Loggia di Brescia, della fusione con Bas. (Nella fotografia tutti i protagonisti della firma ufficiale)

Capra ha difeso la legittimità della scelta di Palafrizzoni, che ha definito «libera e ragionata», aprendo a chi si è opposto con forza alla fusione, chiedendo «collaborazione, anche critica, da parte di tutti i bergamaschi: nel rispetto reciproco».L’obiettivo per Capra (nella foto qui a lato) è semplice: «Più grandi siamo e più ci si può difendere da attacchi mirati, e se non saremo bravi altri verranno al nostro posto». Anche Paolo Corsini, sindaco di Brescia, ha invitato a a fare sistema. I punti, secondo il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, sono molti: aeroporti, università, ospedale, fiere, sistema culturale. Bruni ha ribadito la bontà dell’operazione Bas-Asm «che non è una svendita ma una vera fusione, seppure con pesi differenti».

Ora, dopo che Asm ha tolto il riferimento toponomastico Brescia dal nome in segno di rispetto, la sfida si sposta sul Piano industriale. «La fusione è un mezzo e non un fine, per arrivare a competere in un mercato sempre più dinamico» ha ricordato Corsini (qui a lato insieme al sindaco di Bergamo, Bruni). Il vicesindaco bergamasco, Ebe Sorti Ravasio, ha promesso attenzione su tre punti: «Tariffe, occupazione e livello dei servizi». Compito che spetterà al rappresentante (e vicepresidente di Asm) bergamasco nella società post fusione, Beppe Facchetti.

(16/05/2005)

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