Il vescovo fra gli anziani:
Messa alla Casa di riposo

«In ogni epoca e cultura, di fronte all'invecchiamento, l'uomo rincorre la sorgente dell'eterna giovinezza. Ma questa sorgente non esiste». Così il vescovo Beschi durante la Messa alla casa di riposo di via Gleno.

«In ogni epoca e cultura, di fronte all'invecchiamento, l'uomo rincorre la sorgente dell'eterna giovinezza. Oggi viene rincorsa dalla medicina o da qualche accorgimento estetico. Ma questa sorgente non esiste». Così il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, durante la Messa che ha presieduto domenica mattina nella casa di riposo Fondazione Maria Ausiliatrice in via Gleno per gli anziani, i parenti, gli amministratori, i dipendenti, le religiose e i volontari.

Una Messa in occasione del nuovo anno e alla quale erano presenti, tra gli altri, Miro Radici e Fabrizio Lazzarini, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione, che attualmente accoglie nella propria struttura 525 ospiti.

«L'eterna giovinezza – ha spiegato poi il vescovo Francesco – sta nel dispensare un sorriso e un gesto di amore anche piccoli in ogni stagione di vita delle persone, che così si sentono rivivere».

«La ringraziamo per essere qui tra noi – ha detto don Dante Palazzi, cappellano della casa di riposo, salutando il vescovo Francesco –. Anche qui ci sentiamo una famiglia che attende la sua parola di sostegno per trascorrere il tempo che Dio ci concederà».

Il vescovo ha anche espresso la propria gioia per essere tornato fra gli anziani della casa di riposo, riflettendo poi sul senso dei diversi tempi dell'esistenza.

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo del 10 gennaio

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