Gorno, le visite in miniera
si rivelano un grande successo

«Un'esperienza fantastica, un percorso emozionante nelle viscere della terra»: queste le impressioni di chi, domenica pomeriggio, è entrato col sole alto in galleria nella miniera di Costa Jels, a Gorno, e ne è uscito all'imbrunire.

«Un'esperienza fantastica, un percorso emozionante nelle viscere della terra»: queste le impressioni di chi, domenica pomeriggio, è entrato col sole alto in galleria nella miniera di Costa Jels, a Gorno, e ne è uscito all'imbrunire.

Oltre una cinquantina le persone, tra famiglie intere con prole (il più piccolo dei bambini aveva 17 mesi) e gruppi di amici, giunte in Val del Riso da ogni parte della provincia per visitare il museo minerario allestito nelle ex scuole elementari e il tratto di miniera messo in sicurezza per le visite guidate.

Ad accogliere gli ospiti il coordinatore del museo, Amerigo Baccanelli, le guide Diego Zanotti, Italo Serturini, Marta Benini e Marco Carobbio. Il primo contatto con il mondo minerario i visitatori l'hanno avuto visitando il museo di recente costituzione e articolato in vari settori (archivio storico, sala proiezioni, sala minerali, e una esposizione di fotografie, capi d'abbigliamento, attrezzi e macchinari usati dai minatori tra l'Otto e il Novecento).

Il gruppo si è poi trasferito nella contrada di Costa Jels per la visita alla miniera. Muniti di casco protettivo e divisi in due gruppi condotti dalle guide, i visitatori hanno seguito un percorso di circa 500 metri caratterizzato da allestimenti che mostrano come si svolgeva la vita in miniera.

Uno di questi consiste nella ricostruzione di una vicenda realmente accaduta nel 1907 in Australia, terra di emigrazione per molti minatori gornesi, che ebbe come protagonista Modesto Varischetti, detto Charlie, salvatosi miracolosamente dopo che la galleria in cui lavorava era stata invasa dall'acqua.

Leggi di più su L'Eco di lunedì 7 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA