Effetto Libia sui carburanti
Gli aumenti sono continui

L'effetto Libia si abbatte in maniera sempre più pesante sui carburanti nazionali con Eni che rincara i prezzi raccomandati di benzina e diesel di due centesimi. Market leader che, nell'occasione, non è solo visto che anche Esso e Q8 aumentano entrambi i prodotti di un centesimo.

La volata del greggio, che giovedì 24 febbraio ha impattato quota 120 dollari/barile, è foriera del resto di ulteriori salite nel prezzo dei prodotti in Mediterraneo: la benzina ha raggiunto i 975,50 dollari/ton (+11,50), il diesel i 963,25 (poco meno di 20 dollari in più rispetto alla precedente quotazione).

È quanto emerge dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it, che spiega: «I prezzi praticati sono in forte salita con fisiologici sfalsamenti fra brand in funzione dei reciproci rincari. Oggi restano competitive Totalerg e IP. Intanto, la benzina al Sud è arrivata a 1,565, oltre il record del 2008».

Nel dettaglio, la media dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall'1,521 euro/litro degli impianti IP e Tamoil all'1,536 dei punti vendita Eni (no-logo a 1,445 euro/litro). Per il diesel si passa dall'1,410 euro/litro delle stazioni di servizio Tamoil all'1,426 rilevato negli impianti Eni (le no-logo a 1,355). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni allo 0,799 euro/litro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo).

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