Bergamo, 12 mila contribuenti
sotto la soglia della povertà

Bergamo scopre la povertà relativa. C'è l'ottimo reddito medio annuo per contribuente (31.405 euro), ma c'è il dato del numero di contribuenti che hanno dichiarato un reddito inferiore alla soglia di povertà: 11.911 contribuenti, il 17% del totale.

La ricca Bergamo scopre la povertà relativa, quella della cosiddetta quarta settimana, quando lo stipendio non basta più. A far da contraltare all'ottimo reddito medio annuo per contribuente (pari a 31.405 euro), c'è il dato non certo esaltante del numero di contribuenti che hanno dichiarato un reddito inferiore alla soglia di povertà locale, fissata a Bergamo in 12.327 euro: ben 11.911 contribuenti, circa il 17% del totale.

Dati che collocano il capoluogo orobico (22° su 117 capoluoghi di provincia) tra le città italiane con il più alto numero di persone «povere». È quanto emerge da una ricerca del Centro Studi Sintesi di Venezia sul rischio povertà a livello territoriale, elaborando i dati Istat e Mef-Dipartimento delle finanze relativi all'anno 2008.

Importante sottolineare che la soglia critica è variabile da comune a comune, in quanto dipende sostanzialmente dai differenti livelli di spesa per consumi delle famiglie, dalla dimensione media familiare e dal numero medio di percettori di reddito per ciascun nucleo familiare. Variabili che determinano una classifica nazionale diversa dalle abituali, con il ricco Nord ai vertici e il Sud a soffrire.

I cugini bresciani, con il 20% delle dichiarazioni al di sotto della soglia di povertà (12.355 euro), sono i primi a livello lombardo. Seguono Como, Milano, Bergamo, Varese, Sondrio, Mantova, Cremona, Pavia, Lodi, Lecco. Chiude Monza, con il 13,5%.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 20 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA