Islanda, Grimsvotn continua a eruttare
La nube arriva in Scozia: stato d'allerta

Torna l'incubo della nube di cenere sopra i cieli d'Europa: a poco più di un anno dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, il fratello più grande, il Grimsvotn, in sonno dal 2004, si è risvegliato: è allerta negli scali europei.

Torna l'incubo della nube di cenere e lapilli sopra i cieli d'Europa: a poco più di un anno dalla gigantesca eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, il suo fratello più grande, il Grimsvotn, in sonno dal 2004, si è risvegliato gettando nel panico gli aeroporti europei.

Se l'eruzione continuerà con la stessa intensità, sulla base delle previsioni meteo dei prossimi cinque giorni e dell'andamento delle correnti di aria, la nube raggiungerà la Scozia e altre parti della Gran Bretagna martedì a mezzogiorno, per poi dirigersi verso la Francia occidentale e il nord della Spagna entro giovedì o al massimo venerdì prossimo. Le compagnie aeree europee sono tutte in stato di allerta. L'eruzione del vulcano Grimsvoetn ha causato la chiusura, da ieri, dello spazio aereo islandese.

Il Grimsvoetn, situato sotto il ghiacciaio Vatnajoekull nel sud-est dell'Islanda ha iniziato l'eruzione sabato. È il vulcano più attivo del paese, con nove eruzioni tra il 1922 e il 2004. Ieri sera comunque la colonna di fumo oscillava tra i 10 e i 15 km di altezza e l'eruzione era diminuita d'intensità rispetto alle prime ore. Le autorità islandesi hanno imposto una no fly zone di un raggio di 120 miglia nautiche, 220 chilometri attorno al vulcano. Una procedura di routine in caso di fenomeni di questo genere.

Per ora, Eurocontrol, l'Ente per il controllo e la gestione del traffico aereo europeo riferisce che la vicenda non ha impatto sul traffico aereo europeo e transatlantico. Rispetto a Eyjafjallajokull, Grimsvotn emette ceneri diverse e meno preoccupanti. L'ultima attività eruttiva del Grimsvotn risale al 2004.

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