Smaltimento dei rifiuti e aumenti:
si tratta anche con Asm Brescia

Non si esclude la via di Brescia per i rifiuti bergamaschi. «Siamo andati a trattare con Asm e la politica non intende mettere ostacoli al nostro arrivo». Lo ha annunciato il presidente della Provincia Ettore Pirovano agli amministratori locali.

Non si esclude la via di Brescia per i rifiuti bergamaschi. «Siamo andati a trattare con Asm e la politica non intende mettere ostacoli al nostro arrivo». Lo ha annunciato il presidente della Provincia Ettore Pirovano a una folta rappresentanza di amministratori locali riuniti per decidere il futuro della gestione dell'acqua.

Pirovano ha approfitta dell'occasione per un aggiornamento sul braccio di ferro in corso con Rea, la titolare dell'inceneritore di Dalmine che ha deciso unilateralmente l'aumento della tariffa di smaltimento (da 86,58 a 141,33 euro a tonnellata, il 63% in più).

«Entro il luglio 2012 – ha detto il presidente della Provincia – si "svincoleranno" dalla convenzione con Rea circa 100 mila tonnellate di immondizia, sulle 115 che attualmente vengono conferite dai paesi bergamaschi; le prime 65 mila saranno "libere" già da dicembre».

«A quel punto i Comuni potranno decidere che cosa fare, in base ai criteri di economicità e funzionalità: se andare a gara da soli, aggiudicando il servizio alle società territoriali oppure affidarsi alla Provincia, che farà da "broker" aggregatore, valutando le migliori offerte. Tra queste, non escluderemo quella dell'inceneritore Asm di Brescia».

Pirovano ha assicurato che «nei confronti di Rea non c'è nessuna posizione pregiudiziale. Andremo dove le condizioni saranno migliori».

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