«Doni agiva per l'Atalanta»
Ma Pirani riporta fatti di altri

In attesa dell'interrogatorio di Cristiano Doni, spuntano i verbali di altri indagati davanti al pm. E qui il dentista Marco Pirani parla di un coinvolgimento di Doni che «agiva per conto della società». Ma sono sempre notizie riportate.

In attesa dell'interrogatorio di Cristiano Doni, che dovrebbe essere ascoltato dal procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino a metà della prossima settimana, spuntano i verbali di altri indagati davanti al pm. Nella maggior parte dei casi si tratta di conferme di ciò che era già emerso negli interrogatori con il gip Guido Salvini per le presunte combine di Ascoli-Atalanta, Atalanta-Piacenza e Padova-Atalanta. Spunta però una quarta partita, Crotone-Atalanta, e viene citata anche AlbinoLeffe-Ascoli come partita organizzata dagli «zingari», il gruppo di scommettitori di alto livello che trattava direttamente con i giocatori. Ma soprattutto in questi nuovi verbali il dentista Marco Pirani, quello che scrisse la famosa ricetta del Minias per la moglie del portiere Marco Paoloni, parla di un coinvolgimento di Doni che «agiva per conto della società», mettendo per la prima volta nero su bianco il nome dell'Atalanta. Ma, attenzione, sono sempre notizie riportate: lui dice di averle apprese da Giorgio Buffone (direttore sportivo del Ravenna) e Gianfranco Parlato (ex difensore della Reggiana).

Pirani, nel mare di informazioni che ha ricevuto da altri, ne fornisce una che ritiene sicura: «Gervasoni (Carlo, difensore del Piacenza, ndr) era uno dei giocatori ai quali Paoloni si appoggiava per truccare le partite, ma, mentre sono sicuro di un suo coinvolgimento nella partita Atalanta-Piacenza, quanto alla partita Cremonese-Paganese si tratta soltanto di un'intuizione». Ecco il punto in cui si parla della società: «Quanto ad Atalanta-Piacenza ho appreso che la partita era stata combinata da due diversi canali, uno attraverso Parlato che l'aveva organizzata insieme a Santoni (Nicola, preparatore dei portieri del Ravenna, ndr) grazie al contributo di Doni. L'altro attraverso Buffone che mi ha confermato la notizia. Devo rappresentare una volta ancora che quando parlo di Doni è come se parlassi delle dirigenza dell'Atalanta nel senso che questi agiva per conto della società pur nell'ambito anche di un tornaconto personale, come riferitomi da Buffone e da Parlato».

La società dell'Atalanta viene citata anche dal calciatore Parlato, come notizia riportata: «Ho appreso da Santoni che l'Atalanta, per ottenere la promozione alla serie A alla quale ambiva, era disposta a spendere dei soldi per comprare una o più partite qualora fosse stato necessario. Lui mi parlò in termini di società, ma non so se queste cose gliele abbia riferite Doni che pure so essere suo amico... Discutendo con Santoni siamo giunti alla conclusione che poteva essere utile, per dimostrare alla società Atalanta che veramente conoscevamo Gervasoni, combinare una specie di saluto o stretta di mano tra quest'ultimo e Doni, quest'ultimo quale capitano». Ma poco dopo Parlato cade in contraddizione dicendo di non sapere se Doni in realtà era al corrente dell'accordo: «Ribadisco che Doni veniva individuato come simbolo della squadra e quindi per dare un valore simbolico, nel senso che non so se lui fosse al corrente personalmente dell'accordo».

Il pm legge a Parlato un'intercettazione: «Quanto alla partita Crotone-Atalanta, effettivamente – risponde il calciatore – dopo che le cose erano andate positivamente con Atalanta-Piacenza, abbiamo riflettuto io e Erodiani circa la possibilità di investire anche su questo incontro per favorire nuovamente i fini che l'Atalanta si proponeva. Si tratta di un discorso a livello embrionale nel senso che io avrei dovuto prendere informazioni per vedere se c'era la possibilità di coinvolgere qualche giocatore del Crotone, che io peraltro non conoscevo».

Sempre il dentista Pirani nell'interrogatorio davanti al pm parla di AlbinoLeffe-Ascoli: «Gli zingari, come riferitomi da Sommese (Vincenzo, centrocampista dell'Ascoli, ndr), sono intervenuti anche nella partita AlbinoLeffe-Ascoli. Si sono rivolti, io credo, direttamente a Micolucci (Vittorio, difensore dell'Ascoli, ndr) il quale tuttavia non è riuscito a garantire il risultato richiesto. Si tratta di una partita alla quale io sono estraneo. La partita ha avuto un risultato diverso da quello che si attendevano gli zingari».

La prossima settimana sono previsti nuovi interrogatori davanti al pm Di Martino: martedì si comincia con Massimo Erodiani, mercoledì con Francesco Giannone e da giovedì in poi saranno sentiti Doni e Bettarini, ma le date non sono ancora state fissate.

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