Sabato i saldi? Sono già iniziati...
Adiconsum: sistema colabrodo

Il 2 luglio iniziano i saldi estivi in tutta Italia, che per Adiconsum restano «un sistema colabrodo che ha bisogno di essere liberalizzato con regole da concordare tra consumatori e commercianti».

Il 2 luglio iniziano i saldi estivi in tutta Italia, che per Adiconsum restano «un sistema colabrodo che ha bisogno di essere liberalizzato con regole da concordare tra consumatori e commercianti». Già con largo anticipo sull'inizio del periodo delle promozioni, infatti, stanno arrivando sms, mail, telefonate dei negozianti ai propri clienti che anticipano la stagione degli sconti.

Le associazioni delle aziende commerciali, secondo le associazioni dei consumatori, dovrebbero prendere atto che anche i loro stessi associati violano con costanza crescente una normativa vecchia e stantia quale quella dei saldi. Una normativa pensata e scritta in un contesto storico-economico ormai lontano anni luce. «Oggi invece viviamo in un contesto dove la vendita commerciale on line conosce annualmente incrementi percentuali a due cifre, con sconti che raggiungono anche il 70-80% - spiegano da Adiconsum -; gli outlet durante tutto l'anno vendono prodotti anche griffati e di qualità a costi fortemente contenuti; le promozioni, le liquidazioni, gli sconti e ogni forma di promozione sono una costante di molti commercianti in forte difficoltà, anche a causa della crisi economica e della poca disponibilità economica delle famiglie».

«Adiconsum - riferisce Eddy Locati, segretario generale di Adiconsum Bergamo - chiede un tavolo concertativo con Ascom e Confesercenti che affronti il tema di una reale liberalizzazione che può anche prevedere un periodo transitorio che porti infine ad una reale concorrenza nel settore, fondata sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sull'assistenza alla clientela, su un codice etico capace di tutelare i consumatori e le aziende sane del settore. Si tratta di rivedere una normativa che ormai sempre di più viene violata favorendo il dumping scorretto tra le aziende ed al contempo non garantisce un vero e reale servizio ai consumatori che sempre di più chiedono un rapporto qualità-prezzo capace di soddisfarli. Adiconsum spera che Ascom e Confesercenti recepiscano tale richiesta di apertura di un tavolo concertativo per giungere a un avviso comune capace anche di modificare la legislazione attuale».

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