Rifiuti, 10 Comuni dell'Alto Sebino
liquidano la «scatola vuota» della Ssas

I sindaci dei dieci Comuni dell'alto Sebino stanno chiudendo in questi giorni una vicenda amministrativa complicatissima che si trascina ormai da diversi anni e che ha provocato non pochi «mal di pancia».

I sindaci dei dieci Comuni dell'alto Sebino (Bossico, Castro, Costa Volpino, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto, Rogno, Solto Collina e Sovere) stanno chiudendo in questi giorni una vicenda amministrativa complicatissima che si trascina ormai da diversi anni e che ha provocato non pochi «mal di pancia».

Stiamo parlando della messa in liquidazione della «Ssas srl» (Società di Servizi Alto Sebino) che una decina di anni fa aveva preso il posto del vecchio «consorzio rifiuti» costituito dagli stessi comuni nel lontano 1968 per effettuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Tutti i Consigli comunali dei dieci paesi hanno approvato una delibera che prevede la chiusura della società: ora i sindaci si incontreranno dal notaio per scegliere la Srl, quindi un liquidatore procederà alla definitiva smobilitazione della «Ssas». Due sono le ragioni che hanno portato a questa decisione. La prima, e più importante, è che questa società in pratica non fa più nulla dal 2007 e oggi «è una scatola vuota» come la definiscono i sindaci del comprensorio. La seconda è di carattere legislativo: i Comuni italiani non possono più essere soci contemporaneamente di due o più società che svolgano lo stesso servizio.

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