Via le ruspe, percorsi protetti
per visitare il borgo del Canto

Polemiche, ruspe, lavori, messa in sicurezza: è stata un'estate movimentata per il borgo del Monte Canto che, dopo anni di incuria, è ora diventato visitabile. Si può così vedere dal vivo il risultato della messa in sicurezza.

Polemiche, ruspe, lavori, messa in sicurezza: è stata un'estate movimentata per il borgo del Monte Canto che, dopo anni di incuria, è diventato visitabile. Si può così vedere dal vivo il risultato della messa in sicurezza che nelle sue fasi iniziali, avviate per evitare ulteriori crolli a causa del degrado, era stata molto criticata.

Ora reti metalliche, come quelle usate in montagna come paramassi, delimitano i sentieri che attraversano i ruderi. Sono alte quattro metri e sono messe a una distanza tale da proteggere i visitatori. I lavori di messa in sicurezza sono terminati da poco e gli escursionisti sono tornati a passeggiare sul Canto: possono osservare anche i ruderi dell'antico abitato, prima nascosti anche dalla vegetazione.

Il borgo è posto a poco più di 600 metri d'altitudine sulla collina di Pontida. Si raggiunge solo a piedi o in mountain bike (con l'auto può viaggiare solo chi in zona ha una proprietà, e comunque utilizzando una disagevole carrareccia). Oggi, del borgo ormai disabitato, è possibile osservare muri perimetrali di case e palazzi in pietra.

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