«Fikri è tranquillo e sereno
Presto sarà fuori dalla vicenda»

«Fikri? È sereno. Sa di non aver fatto nulla, come è già stato chiarito, ma certo attende l'ufficializzazione del gip. Solo a quel punto sarà definitivamente fuori da questa vicenda». A parlare è Abderrazzaq, cugino di Mohammed Fikri.

«Fikri? È sereno. Sa di non aver fatto nulla, come è già stato chiarito, ma certo attende l'ufficializzazione con la convalida da parte del gip. Soltanto a quel punto sarà definitivamente fuori da questa vicenda». A parlare è Abderrazzaq, cugino di Mohammed Fikri, il marocchino fermato il 4 dicembre 2010 durante le indagini per la scomparsa di Yara sulla base dell'intercettazione telefonica che successivamente risultò, secondo la stessa Procura, tradotta male.

Abderrazaq al telefono taglia corto, ma ribadisce: «Perchè dovrebbe essere preoccupato? Non ha fatto niente».

Chi, invece, ha un contatto ancora quotidiano con Fikri è il suo datore di lavoro, Roberto Benozzo: «Ci vediamo tutti i giorni, visto che lavoriamo assieme. Non l'ho trovato tranquillo, ma tranquillissimo».

Sul fatto che il marocchino avesse lavorato, in passato, anche nel capannone di una ditta vicino al campo di via Chignolo dove, il 26 febbraio, venne ritrovato il corpo senza vita di Yara, Benozzo chiarisce: «Io non ho mai lavorato a Chignolo e nemmeno Fikri, visto che ha sempre lavorato con me».

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