La mamma del meccanico morto:
se n'è andato, mi resta la sua gioia

«Ora che mio figlio se ne è andato, non resterà solo il suo ricordo, ma anche un indelebile segno di gioia che ha lasciato nella nostra vita». Con queste parole, la madre Mustica, parla ancora dell'amato Paolo, come se lui non l'avesse mai lasciata.

«Ora che mio figlio se ne è andato, non resterà solo il suo ricordo, ma anche un indelebile segno di gioia che ha lasciato nella nostra vita». Con queste parole, la madre Mustica, parla ancora dell'amato Paolo, come se lui non l'avesse mai lasciata.

Parliamo di Paolo Perico, il giovane di 25 anni morto domenica mattina a Mezzoldo nello scontro tra l'Aprilia Tuono 1.000 che stava guidando e un furgoncino Ford Transit. «Era un ragazzo dallo spirito libero e dall'animo generoso».

Chi lo conosceva lo definiva «solare, allegro, altruista ma anche prudente». Eppure questa volta la prudenza non è bastata mentre era in sella alla sua più grande passione: la moto. Una passione che era anche un lavoro per lui, impiegato come meccanico da Max Moto di Torre Boldone ed apprezzato per la sua lealtà e per la sua competenza.

«Siamo sconvolti - racconta affranto Massimo Savoldi, proprietario del negozio -: abbiamo appreso ieri la notizia, ma solo oggi ce ne siamo capacitati: quando non ha varcato la soglia del negozio». Paolo aveva lasciato la scuola a 17 anni per poter stare in mezzo al mondo delle due ruote».

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