Housing sociale, 3.000 alloggi
Saranno pronti entro il 2016

Quasi tremila nuovi alloggi entro il 2016: all'incirca un quartiere delle dimensioni della Celadina. Queste abitazioni, 1.400 delle quali già costruite o in avanzata fase di realizzazione, sono destinate a trovare rapidamente acquirenti o inquilini.

Quasi tremila nuovi alloggi entro il 2016: all'incirca un quartiere delle dimensioni della Celadina o di Città Alta. Queste abitazioni, 1.400 delle quali già costruite o in avanzata fase di realizzazione (non in una zona specifica, ma spalmate sull'intero territorio cittadino), sono tutte destinate a trovare acquirenti o inquilini senza troppi problemi.

In tempi di mattone al ribasso e mercato stagnante, una specie di miracolo. La parolina magica è housing sociale. Obiettivo strategico della Giunta Tentorio (in perfetta continuità con il mandato di Roberto Bruni) e opportunità per quanti, pur non disponendo dei requisiti di reddito indispensabili ad accedere all'Edilizia residenziale pubblica a canone sociale (che a Bergamo può contare su una disponibilità di oltre 4.200 unità immobiliari), non sono nemmeno in grado di sostenere i costi del libero mercato.

Si tratta di una «fascia grigia» sempre più ampia, fatta soprattutto di giovani coppie, lavoratori in mobilità, ricercatori universitari, dipendenti inquadrati con forme di contratto atipiche. Insomma tutte categorie appese al sottilissimo filo di un'economia ormai fragile e all'insegna della precarietà.

«Il Piano di governo del territorio – spiegano Marina Zambianchi responsabile della divisione Politiche della casa e Nicola Gherardi funzionario dello stesso settore – è stato impostato proprio nell'ottica di rispondere ai bisogni dei cittadini e, in questa prospettiva, il piano dei servizi attribuisce alla residenza una funzione di pubblico interesse, riservando almeno il 10 per cento di tutte le nuove edificazioni a una destinazione di tipo sociale».

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