Polemica maratona, le lettere:
qualcosa non ha funzionato

Per l'ennesima volta ieri, con la maratona della città di Bergamo, ritengo siano stati violati i diritti di mobilità ed il quieto vivere dei residenti. Abito in centro Bergamo e mi è stato vietato di entrare e uscire da casa mia per notti bianche, adunate degli alpini, feste di quartiere, maratone, camminate non agonistiche... Ho una casa a Predore dove mi reco con la famiglia il fine settimana e anche qui ho subito disagi dove per il triatlon prima sono stato costretto a restare fermo in macchina 2 ore sotto al sole ad aspettare che passassero i partecipanti, e per la maratona dell'acqua poi sono stato obbligato a fare il giro del lago (65 Km) al posto della breve tratta Sarnico-Predore (3 Km). Egregi organizzatori ed enti pubblici Vi chiedo: ritenete davvero civilmente ed eticamente educato chiudere strade provinciali, ridurre la mobilità delle persone e creare disturbi alle famiglie per fare divertire i partecipanti di queste manifestazioni?
Cordiali saluti, Carlo Alberto Crescini

Vi chiedo ospitalità per svolgere alcune considerazioni circa la maratona di Bergamo, la sua organizzazione e il blocco della città. La decisione di sviluppare la gara sull'asse est–ovest di Bergamo, utilizzando anche arterie di penetrazione come la Briantea, la giudico quantomeno improvvida. Il ritorno verso il centro poteva essere svolto percorrendo Via Broseta, che poteva così essere utilizzata nei due sensi dalla gara , come avviene molto spesso per manifestazioni anche di livello mondiale e non solo nell'atletica. In questo modo la via Briantea avrebbe potuto essere percorribile e almeno la parte sud della città esclusa dal blocco. Il percorso per dirigersi all'ospedale poi intersecava la maratona in via Lochis, con evidenti problemi di sicurezza.
Non si capisce perché quest'anno si sia voluto estendere a tutta la città il percorso della maratona, quando si poteva continuare come gli scorsi anni con un circuito con uno sviluppo più limitato. Questo avrebbe evitato il blocco della città e risparmiato agli organizzatori le figuracce di un percorso mal segnalato, inesatto nella distanza, con il vincitore che perde per ben tre volte l'esatto percorso.
La scelta della data è incomprensibile: coincide con la disputa della partita in casa dell'Atalanta, con il blocco della circolazione che scadeva nel momento in cui iniziava la partita di calcio (ore 15.00), come da ordinanza del corpo di polizia locale del 21.09, con le inevitabili code sulla circonvallazione. Da aggiungere poi che la Via Borgo Palazzo nel pomeriggio è stata chiusa per la festa della via. Anche l'amministrazione comunale avrebbe dovuto riflettere meglio prima di autorizzare un percorso simile.
Forse il fatto che un assessore comunale sia produttore esecutivo audiovisivi della società organizzatrice deve averla tranquillizzata circa la bontà della scelta effettuata....
Da ultimo il lato sportivo: il risultato tecnico è alquanto modesto, visto che mediamente una maratona la si percorre in tempi inferiori di circa 15/20 minuti (Venezia e Carpi 2010 tanto per restare in Italia), rispetto a quello del vincitore, peraltro accreditato di un 2 ore e 22 minuti come migliore risultato. Sarebbe opportuno che per le prossime edizioni si riconsideri il tutto perché Bergamo, abituata a competizioni di valenza mondiale (come le manifestazioni ciclistiche) merita ben altro. Cordialmente.
Marco Panza

Desidero segnalare un episodio avvenuto durante la manifestazione della maratona del 25 settembre sul nostro territorio. Sono appassionato cicloamatore, in sella alla mia bici da corsa accompagnato da altri colleghi, percorrendo via Moroni in direzione via Grumello alle 10.30 circa all'incrocio con via Previtali presidiato da una vigilessa, ci ha vietato di proseguire in quella direzione. Faccio notare che siamo in bicicletta, la risposta è la seguente: anche le biciclette sono veicoli. Da fastidio il modo di «persona saccente» con cui ci ha risposto. In seguito mi rileggo l'ordinanza del comune dove non appare il divieto di circolazione per le biciclette all' interno della zona vietata. Non voglio fare polemica, ma forse il caso vuole che il personale addetto alla sicurezza sia adeguatamente informato e sia in grado di interpretare le ordinaze al fine di svolgere bene il proprio lavoro. Peccato che tre autovetture nello stesso momento abbiano percorso il tratto a noi vietato. Ringrazio per l'accoglienza che sarà data per la pubblicazione.
Roberto Pezzoli di Bergamo

La presente, dopo aver letto online delle polemiche all'arrivo, per fare alcune precisazioni circa la maratona di Bg.
In pratica è accaduto che tutti i partecipanti hanno sbagliato percorso in zona Longuelo, tornando indietro dalla stessa strada anziché andare sulla Briantea, allungando così il percorso. Successivamente, in zona Borgo Palazzo, per 'compensare' l'allungo hanno fatto "tagliare" a tutti (credo tranne il primo) il giro, appunto intorno alla festa di Sant'Anna. Il secondo giro invece si è svolto regolare.
Penso (anzi di sicuro) che la maratona e la mezza siano state leggermente accorciate, e di sicuro non è stato percorso il tracciato omologato dalla Fidal, annunciato.
Scandaloso il passaggio del secondo giro, in mezzo alla festa di Sant'Anna, coi corridori a chiedere permesso ai bambini coi palloncini.
Scarpellini Alessandro, finisher della Maratona.

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