Incarichi a figlia dell'assessore
La Lega: «Si poteva evitare»

La notte è stata insonne. Il caso Mitograff ha lasciato il segno. L'assessore alla Cultura Gianluca Iodice non ha chiuso occhio, idem lla funzionaria comunale che si è occupata dei procedimenti. «È molto amareggiata», spiega l'assessore.

La notte è stata insonne. Il caso Mitograff ha lasciato il segno. L'assessore alla Cultura Gianluca Iodice non ha chiuso occhio, non è andata meglio alla funzionaria comunale che si è occupata dei procedimenti. «È molto amareggiata», spiega l'assessore.

A sollevare il caso un giovane dalminese, Cristian Percivaldi che fa parte del gruppo di opposizione «Giovani per Dalmine». Questi i fatti contestati: il Comune di Dalmine ha affidato alla Mitograff srl, al 50% di Andrea Zappa e al 50% di Jenny Pellegrini, figlia dell'assessore all'Ecologia Guglielmo Pellegrini, la promozione e comunicazione di una serie di eventi culturali che si sono tenuti in città da marzo ad oggi. Incarichi per un valore di 22.000 euro.

Il giorno dopo in Comune è poca la voglia di parlare. «Gli atti sono pubblici e sono a disposizione di tutti i cittadini. Non abbiamo nulla da nascondere», fa sapere la responsabile del procedimento tramite l'assessore Iodice. Si tratta di incarichi tutti al di sotto della soglia dei 20.000 euro che vengono affidati direttamente dagli uffici comunali dopo aver vagliato i diversi preventivi pervenuti, senza bisogno di ricorrere a un bando di gara. Lo consente la legge.

«Il criterio di scelta è uno solo - spiega Iodice -, mettere in competizione più società per spuntare prezzi migliori. A volte era la Mitograff a presentare l'offerta migliore, altre volte altri fornitori». Per l'assessore gli attestati di stima del Pdl.

Ma sul piano politico il caso Mitograff fa discutere e le reazioni non si sono fatte attendere. Il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi è di poche parole, ma la sua posizione non lascia spazio alle interpretazioni: «Sarebbe stato meglio se non fosse accaduto. Confido nelle capacità del sindaco e degli assessori di dare le risposte necessarie». Per Invernizzi è una «questione di opportunità» e di trasparenza nei confronti dei cittadini.

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