Un museo sotto la Cattedrale
Sarà pronto per Sant'Alessandro

Ancora un anno di pazienza, e poi si potrà visitare l'area archeologica della Cattedrale di Bergamo, le stupende «sorprese» venute alla luce in questi anni e che – dicono gli esperti – costringono a ripensare la storia della città.

Ancora un anno di pazienza, e poi si potrà visitare l'area archeologica della Cattedrale di Bergamo, le stupende «sorprese» venute alla luce in questi anni e che – dicono gli esperti – costringono a ripensare la storia della città e della comunità cristiana bergamasca.

Per Sant'Alessandro del prossimo anno, infatti, è in programma l'inaugurazione del percorso museale sotto la cattedrale – cui sta lavorando lo studio dell'architetto Giovanni Tortelli, naturalmente insieme agli esperti della Soprintendenza, attentissimi a tutta la vicenda degli scavi – e in settembre dovrebbe esserci l'apertura al pubblico.

Ci sarà un percorso di visita di circa 300 metri quadrati e allo studio c'è l'itinerario che dovrà percorre il pubblico, mentre l'ordinamento scientifico è in corso di studi da parte di un gruppo di studiosi. Il cantiere dovrebbe chiudersi nel luglio prossimo.

Gli scavi – testimonia l'architetto Tortelli – «hanno portato risultati straordinari, con reperti che testimoniano in particolare le fasi evolutive della Cattedrale di Bergamo dal V al XV secolo. ma non solo: rivoluzionano le conoscenze sulla città antica». Il complesso è «unico» in Italia e va dalla ricostruzione dell'impianto romano – con una strada, ed edifici con muri e pavimenti a mosaico – ai diversi impianti successivi dell'antica cattedrale. Ci sarà molto da studiare e da scrivere, per gli esperti.

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