Albano-Trescore, avanti tutta:
ma manca il completamento

La variante alla statale 42 tra Albano e Trescore va avanti come un treno . L'opera è grande, uno spettacolo. Però dopo almeno 30 anni di attesa e una mostruosa quantità di scartoffie, fa persino dispiacere dirlo ma nasce zoppa.

La variante alla statale 42 tra Albano e Trescore va avanti come un treno . L'opera è grande, uno spettacolo. Però dopo almeno 30 anni di attesa e una mostruosa quantità di scartoffie, fa persino dispiacere dirlo ma nasce zoppa.

Sposta il problema, libera di là ma intasa di qua. E i sindaci, adesso che il tracciato sta passando dalle carte al territorio, si sono guardati intorno e sono rimasti lì un po' così. Non può finire qui.

Alberto Finazzi di Trescore, Mariangela Antonioli di Zandobbio e Luigi Pedrini di Gorlago si sono presentati negli uffici del settore Viabilità di Via Tasso, che ha redatto il progetto (da circa 16 milioni) per conto di Anas. O si finisce l'opera e si arriva su fino alle Fornaci al confine con Entratico, o abbiamo aspettato 30 anni per avere poco o niente. Il progetto c'è, ma i soldi no: questa più o meno la risposta.

Il nocciolo è che la variante «in itinere» toglie il traffico dall'asse della 42 tra San Paolo d'Argon e Albano. Ma non da Trescore, dove le auto continueranno a rallentare fino all'innesto con via Copernico che, una volta riqualificata, congiungerà l'attuale tracciato della 42 con quello a scorrimento veloce verso Albano.

Un'altra parte di traffico (il sindaco Finazzi dice la metà) sarà dirottato sull'asse Trescore-Zandobbio-Gorlago, la provinciale 89 che collega l'arteria «Calepina» con quella «Cavallina», su cui fa capolinea la variante in via di realizzazione. Ne consegue che se non si allunga la variante fino a Entratico, i 4,6 chilometri dell'infrastruttura non eseguono il compito di far risparmiare tempo e fegato ai pendolari. Anzi.


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