È morto all'età di 89 anni
il commercialista Ravera

Nella notte fra venerdì e sabato è morto a Bergamo, all'età di 89 anni, Piergiulio Ravera, noto dottore commercialista di Bergamo. Era nato a Ivrea il 24 dicembre 1921. I genitori, per motivi di lavoro, prima della seconda guerra, si erano trasferiti a Treviglio.

Chiamato al servizio militare e, successivamente , deportato in un lager nazista in Polonia, Ravera restò rinchiuso per due anni. Il fratello Stefano, sommergibilista morì invece nell'affondamento del sommergibile da parte degli inglesi nel mare libico all'età di 18 anni.

Col crollo del nazismo, Ravera con tutti gli altri commilitoni fuggì a piedi dal lager nazista verso l'Italia, ma, giunti in Austria, si imbattè nelle forze comuniste sovietiche. Lui, ufficiale, e i suoi soldati ripiegano sempre a piedi ancora verso la Polonia per poi successivamente riprendere la strada verso l'Italia.

Tornato in Italia Ravera si laureò in Economia e Commercio e aprì lo studio di commercialista con il prof. Tancredi Bianchi. Molto apprezzato per tale attività, che ha svolto brillantemente, tra l'altro ricevette importanti incarichi dal Tribunale di Bergamo: è stato per esempio curatore della F.O.B., Fonderie Officine Bergamasche di Redona; per non lasciare a casa i tanti dipendenti, portò avanti l'esercizio provvisorio.

Ravera ebbe spesso, per motivo di lavoro, incontri con i segretari provinciali della Cisl e della Cgil, con i quali imbastì importanti trattative per salvare imprese della Bergamasca.

È stato per oltre 20 anni prima membro del collegio sindacale, poi membro del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo dove ha apportato tutta la sua capacità professionale. A Bergamo è stato uno dei principali commercialisti, fondatore di società internazionali fra cui la Volvo Mezzi Pesanti, la Salomon Italia, la Koch International. Ha svolto la sua attività sino all'età di 87 anni.

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