Buco di 142 milioni per i trasporti
Pendolari: Regione con poche idee

Sì è tenuta venerdì 2 dicembre l'attesa riunione del Tavolo Tpl della Regione Lombardia, nel corso del quale l'assessore Cattaneo ha presentato il preoccupante quadro delle risorse per il funzionamento del trasporto pubblico locale previsto per il 2012.

Sì è tenuta venerdì 2 dicembre l'attesa riunione del Tavolo Tpl della Regione Lombardia, nel corso del quale l'assessore Cattaneo ha presentato il preoccupante quadro delle risorse per il funzionamento del trasporto pubblico locale previsto per il 2012. Il coordinamento dei comitati dei pendolari lombardi ha riassunto la riunione in un comunicato che pubblichiamo.

«In sintesi, per arrivare a quadrare il bilancio del Tpl lombardo nel 2012, mancherebbero ben 266 milioni, concentrati quasi esclusivamente sui servizi ferroviari. Di questi 266, l'assessore Cattaneo ha affermato che la Regione, con un non meglio precisato "riallineamento" al 2011, ha detto che l'ammanco si ridurrebbe a 142 milioni. Nulla è dato sapere da dove salterebbero fuori i 124 milioni di differenza, anche se è possibile ipotizzare che, in realtà, questi derivino dai tagli e dagli aumenti tariffari praticati nei mesi scorsi. Il gettito di questi ultimi, peraltro, è coperto dal mistero più fitto».

«Un primo dato di fatto, comunque, è che i tagli, che derivano dalle manovre finanziarie di Tremonti di luglio e agosto, riguardano quasi esclusivamente i servizi ferroviari in concessione a Trenitalia, che hanno in Lombardia un valore complessivo di circa 320 milioni, iva compresa. Un secondo dato, è che, finalmente, la Regione avrebbe cominciato a prendere in considerazione la possibilità di finanziare i servizi ferroviari mediante una piccola accisa sui carburanti. Con soli 2,58 centesimi al litro, si avrebbero infatti risorse aggiuntive pari a circa 200 milioni di euro. Per fare ciò occorre però un accordo tra le Regioni ed il Governo, perché la sola quota parte, oggi già possibile, sulla benzina (60 milioni), non è sufficiente».

«Questo accordo sarebbe certamente stato ben più facile da praticare oltre un anno fa, quando fummo per primi a proporlo, ma allora ci sentimmo solo ridere in faccia. Oggi i prezzi dei carburanti sono invece saliti di molto, anche perché altri hanno pensato ad aggiungere nuove e ben più pesanti accise. Così risorse preziose per la mobilità, con vantaggio per tutti perché consentono di mantenere sgombre le strade e di contenere l'inquinamento, servono a tutto tranne che per fare andare autobus e treni. Troviamo poi curioso che, tra le difficoltà operative su questa ipotesi, l'Assessore Cattaneo, abbia invocato il Patto di stabilità».

«L'assessore dimentica forse che, dei 1.272 milioni derivanti dall'accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, ben 900 milioni ne sono stati esclusi. Senza contare che tutte le tasse (incluso nuove accise) che ci stanno piovendo di questi tempi servono proprio per rientrare nei parametri di Maastricht. L'sssessore Cattaneo ci ha poi chiesto delle idee. A parte il fatto che negli ultimi 18 mesi le nostre tante proposte sono rimaste sistematicamente inascoltate, sintanto che ci sentiremo rispondere che i pochi numeri forniti venerdì "bastano e avanzano", non ci potranno regionevolmente essere né proposte, né tantomeno alcuna condivisione».

«La crisi è un dato di fatto, ma anche una sfida per un cambiamento che non può che iniziare anche dal metodo con cui la Regione affronta il tema delle risorse per il TPL, riconoscendolo quale elemento fondamentale per la difesa dell'ambiente, da efficientare con trasparenza superando le logiche di potere, facendo pagare i costi e gli sprechi a chi li provoca, eliminando le sacche di clientelismo e ascoltando, con umiltà, le proposte che vengono dal basso. Diversamente, si andrà incontro al default del nostro sistema di trasporto pubblico, con conseguenze gravissime sulle famiglie, sull'ambiente e sullo stesso sviluppo economico. Su tutto ciò, le responsabilità della politica regionale e nazionale sono sin troppo evidenti».

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