Immigrati: incentivi per il rimpatrio
Anche mille euro. In pochi lo sanno

Essere aiutati economicamente dallo Stato per tornare nel proprio Paese d'origine si può. Ma i posti sono pochi, la burocrazia è pignola e tra i migranti sono pochi a conoscere questa opportunità di rimpatrio volontario. Vale anche per la Bergamasca.

Essere aiutati economicamente dallo Stato per tornare nel proprio Paese d'origine si può. Ma i posti sono pochi, la burocrazia è pignola e tra i migranti sono pochi a conoscere questa opportunità. Nella Bergamasca, infatti, i progetti per il rimpatrio volontario assistito sono poco conosciuti tra gli immigrati: in pochi si rivolgono ai punti informativi e chi torna, a detta degli osservatori privilegiati, lo fa per conto proprio.

È il caso dei progetti di rimpatrio sostenuti dalla Rete Nirva (network italiano per il rimpatrio volontario assistito), sostenuta dal ministero dell'Interno e dal fondo europeo per i rimpatri, in collaborazione con Aiccre (Associazione italiana del consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa), Cir (Consiglio italiano per i rifugiati), Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e da Oxfam Italia.

I diversi progetti sono rivolti a categorie di migranti differenti (per esempio: rifugiati, vittime della tratta, ex minori albanesi non accompagnati, e così via) che intendono tornare nel proprio Paese d'origine e chiedono un aiuto per il rimpatrio.

I progetti garantiscono un servizio di tutoraggio e le spese per il ritorno in patria, l'assistenza al rilascio dei documenti di viaggio e alcuni anche un contributo per aprire un'attività nel Paese d'origine. Per esempio, il progetto «Remploy», oltre ad assistere i migranti a rimpatriare, finanzia un progetto di microimpreditorialità nel Paese d'origine per 1.100 euro.

Tuttavia questo progetto prevede solo 100 posizioni aperte per i migranti residenti nel Nord Italia e il finanziamento è piuttosto basso anche per aprire un'impresa nel Sud del mondo. Gli altri progetti proposti dalla Rete Nirva (www.retenirva.it) prevedono sempre piccoli contributi e pochi posti.

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