Prendono casa «sulla carta»
Ma non sono mai finite

Le palazzine di Ambivere sembrano quasi pronte. Eccole in via Bellini, alcune hanno già le porte e le persiane alle finestre. Ma è tutto un «bluff»: il cantiere è fermo da due anni e le tredici famiglie sono disperate.

Le palazzine di Ambivere sembrano quasi pronte. Eccole in via Bellini, sono in pietra e cemento, alcune hanno già le porte e le persiane alle finestre. Ma è tutto un «bluff»: il cantiere è fermo da due anni e le tredici famiglie che le hanno acquistate, versando un bel gruzzolo di soldi, sono disperate. Tanto da essersi rivolte al prefetto Camillo Andreana per chiedere un aiuto per sbloccare la situazione.

Ci sono tante storie diverse, dalla coppia di pensionati ai novelli sposi, unite (loro malgrado) da queste case che si sono trasformate in un incubo. «Stavamo cercando casa e un'agenzia ci ha indirizzato qui ad Ambivere. Non c'era ancora nulla, ma ci è piaciuto il posto perché era molto tranquillo. Abbiamo quindi deciso di prendere un appartamento sulla carta». A parlare è un pensionato di 71 anni che con la moglie settantenne quattro anni fa ha acquistato un bilocale con «la promessa che doveva essere pronto nel giro di due anni». La coppia ha versato circa 115 mila euro, l'80% del valore complessivo del bilocale acquistato. «Nel 2007 – racconta – abbiamo firmato il contratto consegnando il primo di diversi acconti. L'ultimo di 15.000 euro, che avevo in serbo per quando avrei firmato il rogito, li ho consegnati mesi fa con la promessa dell'immobiliare, la Tellus srl di Brembate Sopra che avrebbe finito i lavori e invece siamo senza appartamento e ancora ospiti di mio figlio. In questa disperazione non sappiamo più come uscirne». Le palazzine non sono mai state finite e i due coniugi hanno dovuto chiedere ospitalità al figlio.

Nel frattempo le palazzine giacciono nell'abbandono, le erbacce crescono incolte e l'acqua quando piove allaga gli scantinati. Uno degli acquirenti, per evitare che gli scantinati diventino acquitrini per rane e le fondamenta si impregnino di acqua, va dopo ogni acquazzone a togliere l'acqua con una pompa. «Sono immobili lasciati a se stessi – dicono gli acquirenti –. Erano stati anche messi i pannelli solari e l'idraulico, nonostante fosse stato pagato come ci ha riferito il proprietario dell'immobiliare Tellus, è venuto a riprenderseli e nessuno ci ha detto niente».
E sentito sull'argomento il proprietario dell'immobiliare Tellus ha spiegato che prima di rilasciare una dichiarazione ufficiale doveva sentire i suoi avvocati. Dopo il primo contatto telefonico abbiamo provato a richiamarlo più volte al cellulare e anche a metterci in contatto via sms, ma non si è mai fatto trovare.

Per conoscere tutti i dettgali leggi L'Eco di Bergamo del 12 dicembre

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