Sabato a Calcio contro la Brebemi
Manifestazione di Legambiente

Legambiente Lombardia ha organizzato per la mattinata di sabato 17 dicembre a Calcio una manifestazione di protesta contro «Brebemi, le scorie tossiche e il cemento che spalma nei campi della Pianura Padana», come si legge nel comunicato stampa.

Legambiente Lombardia ha organizzato per la mattinata di sabato 17 dicembre a Calcio una manifestazione di protesta contro «Brebemi, le scorie tossiche e il cemento che spalma nei campi della Pianura Padana», come si legge nel comunicato stampa. L'appuntamento è per le 10 in piazza della Chiesa a Calcio. Ecco il comunicato integrale.

«Pedemontana, Brebemi e Tem, un investimento da quasi 10 miliardi di euro (oneri finanziari compresi), sono tre autostrade in altro mare. A parte il primo lotto della Pedemontana che può contare "solo" di 1,2 mld di euro pubblici su un costo totale di 4,6 mld, i restanti lotti della Pedemontana della Brebemi e della Tem non riescono a definire i "closing" finanziari con le banche».

«Banche che non sanno più come garantirsi da finanziamenti rischiosi nonostante siano azioniste, finanziatrici ed advisor come nel caso di Brebemi. Pesano l'incertezza finanziaria, il costo del danaro che aumenta giorno per giorno per effetto delle impennate dello spred e la crisi di liquidità che colpisce tutta Europa. Cosi come pesano i sovrastimati flussi di traffico che dovrebbero ripagare i costi delle opere».

«Determinante del pantano in cui si trovano i 3 maxiprogetti autostradali è anche la grave crisi che sta attraversando la "Serravalle", motore gestionale del maxi piano autostradale lombardo, visto che detiene il 68% di Pedemontana, il 32% di Tem e il 7,2% di Brebemi e che deve investire 500 milioni per i prestiti ponte di Pedemontana, Tem e Brebemi, cifra impensabile per gli attuali flussi finanziari della società della Provincia di Milano».

«I vertici sono dimissionari, i giudici indagano per tangenti della società controllata dalla Provincia. L'asta del 18% messo in vendita dal Comune di Milano è andata deserta a dimostrazione che gli investitori veri oggi ci stanno alla larga. Mentre i "closing" che dovevano già essere finanziati e chiusi sono ancora in stand-bay».

«La Pedemontana è ferma nonostante le banche abbiano in pegno il 68% del capitale, oltre che una robusta presenza nell'azionariato dell'11%. Le dimissioni dell'amministratore delegato e il ricorso al Tar per l'aggiudicazione del secondo maxilotto a causa dello stralcio dal progetto dello svincolo di Lomazzo rendono ancora più incerto il futuro della Pedemontana».

«Tem è ancora alle prese con il suo prestito con la Bei e la Cassa Depositi Prestiti. Brebemi sta rinegoziando il suo finanziamento che è slittato per la terza volta. Tre cantieri sono bloccati per l'indagine della magistratura sui rifiuti tossici seppelliti sotto l'asfalto».

«"I progetti delle maxi autostrade lombarde, le procedure di gara e i committenti sono sempre meno credibili - dichiara Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia -. Infatti per tenere aperta l'ipotesi di project financing, tutti e tre i commitenti stanno cercando di farsi finanziare con quote fino al 40% del totale dei finanziamenti dalla Cassa depositi e Prestiti. La banca pubblica che in questa fase di crisi di liquidità dovrebbe occuparsi delle ben più utili ed urgenti priorità nazionali è invece presa d'assalto da una sempre meno credibile committenza"».

«"La CdP deve invece assicurare il credito agli enti locali per il riassetto del territorio, la manutenzione degli edifici pubblici, per l'efficienza e il risparmio energetico e non certo per i nostrani e fallimentari project financig lombardi. Mentre la Regione è sotto la cappa continua di smog e le piccole e medie imprese sono nella morsa della crisi senza credito per sopravvivere la politica è impegnata in un maxi progetto autostradale che definire oggi una avventura è poco"».

Ufficio Stampa Legambiente Lombardia

© RIPRODUZIONE RISERVATA