Altro che collina: una discarica
Ora a Zanica parte la bonifica

Percorrendo la nuova Cremasca, venendo da Orio al Serio, la si scorge sulla destra: una verde collina vicina al borgo del Padergnone. In realtà, sotto la «montagnetta» di Zanica, che si estende su 101 mila metri quadri, si nasconde una gigantesca discarica.

Percorrendo la nuova Cremasca, venendo da Orio al Serio, la si scorge sulla destra: una verde collina che fa da sfondo al borgo storico del Padergnone. In realtà, sotto la «montagnetta verde» di Zanica, che si estende su 101 mila metri quadrati, si nasconde una gigantesca discarica: rifiuti solidi urbani ma, soprattutto, inerti e rifiuti pericolosi, visto che le analisi dell'Arpa hanno rilevato perfino contaminazioni di arsenico e altri metalli.

Come se non bastasse, negli Anni Duemila il Comune aveva contestato un abuso edilizio, dato che la discarica è risultata essere più alta di sette metri, con punte di 14 (250 mila metri cubi di volumetria in più), rispetto a quanto autorizzato.

Ora, dopo molti anni che hanno conosciuto anche risvolti giudiziari (un ricorso al Tar contro l'ordinanza del Comune che imponeva il ripristino dei luoghi) partirà un progetto di bonifica e riqualificazione, per un costo di oltre mezzo milione di euro, al termine del quale la collina passerà di proprietà al Comune.

Questo a seguito di un accordo a tre stipulato con la «Seam Servizi ambientali ecologici», proprietaria dell'area e la Nuova Demi Spa, proprietaria fino al 1986 (che opera accanto alla montagna), varato a maggioranza dall'ultimo Consiglio comunale. Tutto ha avuto inizio nei primi Anni '70 quando l'allora ex cava veniva utilizzata come discarica di rifiuti solidi urbani.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 19 dicembre

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