La famiglia di Mario Merelli:
«Grazie a tutti i bergamaschi»

Pubblichiamo una lettera della famiglia di Mario Merelli, l'alpinista di Lizzola morto settimana scorsa sul Pizzo Scais, nella quale si ringraziano tutti i bergamaschi per la loro vicinanza e preannunciano di voler portare avanti i progetti del loro caro.

Pubblichiamo una lettera della famiglia di Mario Merelli, l'alpinista di Lizzola morto settimana scorsa sul Pizzo Scais, nella quale si ringraziano tutti i bergamaschi per la loro vicinanza e preannunciano di voler portare avanti i progetti del loro caro.

«Egregio direttore, scriviamo a lei come idealmente vorremmo scrivere a ciascuno degli innumerevoli amici bergamaschi e non che si sono stretti a noi in questi giorni. Vi arrivi con forza la nostra gratitudine nel ricordo e nella testimonianza di Mario».

«Lo abbiamo ritrovato nelle espressioni di calore e nella tensione del volto di ciascuno di coloro che nelle giornate da mercoledì a sabato scorsi ci hanno abbracciato, ci hanno trasmesso conforto. Troppo è il vuoto e difficile è non solo descriverlo, ma anche parlarne ed è per questa ragione che vogliamo trasmettervi serenità nella consapevolezza che la montagna ha dato e preso con la naturalezza che le è propria».

«Il linguaggio di Mario e di chi con lui ha vissuto era ed è quello del fare ed è per questo motivo che a tutti coloro che in questi giorni ci portano idee, ci trasmettono emozioni, ci presentano progetti per onorarlo in qualche modo, noi diciamo abbiate pazienza».

«Noi, come famiglia Merelli stiamo riflettendo, abbiamo bisogno di raccogliere le nostre idee e di dare un minimo di organizzazione al patrimonio ideale che Mario ci ha lasciato da gestire, per perpetuare i suoi desideri che stanno diventando i nostri e che vorremmo fosse stato lui a completare ma, purtroppo, non gli è stato possibile».

«A chi volesse interagire con questa progettualità diciamo che entro breve, alimentando il suo sito, daremo nota di quanto, anche in termini pratici, andremo ad impostare e poi, con la naturalezza che Mario da sempre ci ha trasmesso, sappiamo che troveremo compagni di cordata affidabili e sicuri».

«La ringraziamo di cuore per lo spazio che ha dedicato al nostro congiunto in questi giorni e la ringraziamo per l'ospitalità che vorrà riservarci nel pubblicare questa nostra lettera a tutti gli amici che, lo ripetiamo, ci hanno confortato nella veglia e ci hanno sostenuto nell'ultimo saluto al caro Mario».

Famiglia Merelli

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