Piazzatorre, una colletta per salvare gli impianti di risalita

Cinquecento euro per salvare gli impianti di risalita, e la prossima stagione sciistica a Piazzatorre. Il Comune cerca di correre ai ripari e, di fronte alla crisi delle società proprietarie delle seggiovie, chiede aiuto a cittadini e villeggianti. L’idea è quella di una grande colletta: valore minimo della quota, che può essere sottoscritta da residenti e non, 500 euro. L’obiettivo è cercare di costruire un capitale che possa consentire alla società «Valle dell’Olmo» (costituita al 60% dal Comune) di acquisire gli impianti. È un interessante tentativo, dopo che dalla fine dell’inverno 2004-2005 gli impianti della Sesp (proprietaria di ovovia, due seggiovie e due skilift a Torcola Soliva) sono fermi. La società li ha messi in vendita per circa due milioni e mezzo di euro, e non è disposta ad affittarli. A Torcola Vaga invece la società Piazzatorre Ski sta cercando di sanare una situazione deficitaria andando alla ricerca di nuovi soci: se nulla cambiasse, il 5 ottobre gli impianti andranno all’asta con una base intorno ai cinque milioni di euro. La sottoscrizione (i moduli si trovano in municipio, all’ufficio turistico e in diversi esercizi commerciali del paese) si chiama «Manifestazione di interesse»: per ora non impegna concretamente e può essere revocata. Chi accetta avrà dei vantaggi: uno sconto del 50% sullo stagionale per i prossimi tre anni (2006-2008), oppure 10 biglietti giornalieri per le prossime tre stagioni, ma i sottoscrittori potranno proporre altre idee. Finora si sono presentate un centinaio - soprattutto villeggianti - di persone, e alcune hanno sottoscritto anche più di una quota. (26/08/2006)

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