Conciliazione famiglia-lavoro:
già 140 richieste da Bergamo

Si chiama «Libro bianco» ed è la road map del Piano regionale per la conciliazione famiglia-lavoro. In provincia di Bergamo in totale sono arrivate già 140 richieste, contro le 134 di Mantova, le 127 di Lecco, le 60 di Brescia e le 45 di Cremona. Monza prima con 144.

Si chiama «Libro bianco» ed è la road map del Piano regionale per la conciliazione famiglia-lavoro.Gli investimenti del Pirellone nel settore, da quando è stato insediato il Comitato strategico conciliazione donna famiglia lavoro nel novembre 2010, ammontano a circa 27 milioni di euro.

Inoltre, la Regione ha messo in atto una Dote conciliazione per i servizi alla persona e alle imprese e 13 accordi per la creazione di reti territoriali per la conciliazione, cui hanno fatto seguito 13 piani di azione specifici, e sperimentazioni di welfare aziendale e interaziendale.
<+titolino>La Dote servizi alla persona

A presentare le misure sono stati in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l'assessore alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli. Tra le iniziative della Regione c'è la Dote servizi alla persona, sperimentata nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova e Monza e Brianza, che ha lo scopo di agevolare i genitori che rientrano dall'assenza facoltativa per maternità o paternità.

Lo scorso 15 febbraio, erano state ammesse 578 domande di dote, di cui 488 per asili nido, 33 per micronidi, 23 per centri per la prima infanzia e 33 per nidi famiglia. L'investimento complessivo è di 912.400 euro. In provincia di Bergamo in totale sono arrivate 140 richieste, contro le 134 di Mantova, le 127 di Lecco, le 60 di Brescia e le 45 di Cremona. Solo Monza e Brianza si è piazzata prima con 144.

Nella Bergamasca l'investimento è stato di 193.600 euro e le richieste per gli asili nido (98) hanno distanziato in modo considerevole i centri per la prima infanzia (11), i micronidi e i nidi famiglia (7).

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 15 marzo

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