Sacra Spina: con il vescovo
in migliaia alle celebrazioni

«L'amore di Dio accolto in noi: questo il miracolo che ogni giorno tutti possono vivere». Lo ha detto il vescovo, Francesco Beschi, durante le celebrazioni per la Sacra Spina nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco è stracolma di fedeli.

«L'amore di Dio accolto in noi: questo il miracolo che ogni giorno tutti possono vivere. Allora il prodigio della fioritura che, in particolari circostanze, si verifica sulla Sacra Spina, diventa il segno del prodigio dell'amore di Dio nei nostri cuori».

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco è stracolma di fedeli, tanti sono sul sagrato e nelle strade vicine. Il vescovo Francesco Beschi ha appena concluso la processione e si rivolge a loro.

Parla della reliquia che evoca «il dolore, il male come limite dell'esistenza e frutto dell'uomo. Ma non basta posare gli occhi sulla Spina. Bisogna vedere anche dove è inflitta quella Spina, sul capo di tanti uomini».

Martedì, 27 marzo, sarà l'80° anniversario del prodigio accaduto nel 1932, quando la reliquia si macchiò di sangue: «un segno che ciascuno di noi deve verificare dentro di sé, dove avviene il miracolo dell'amore di Dio». 

Il vescovo - che ha ricordato come tre anni fa, proprio dalla festa della Sacra Spina, iniziò il suo servizio nella nostra diocesi - ha poi presieduto la Messa solenne di chiusura delle celebrazioni parlando della reliquia  come «tesoro della nostre coscienze e non come semplice cosa da venerare».

Una settimana intensissima quella vissuta dalla comunità di San Giovanni Bianco e della Valle Brembana, culminata con le celebrazioni e i festeggiamenti di sabato e domenica, a cui hanno preso parte migliaia di fedeli.

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