Rischio esondazione del fiume
Sigilli al depuratore di Olmo

L'alveo del fiume sarebbe stato pericolosamente ristretto dai lavori del nuovo depuratore e questo comporterebbe il rischio di esondazione. È con questa contestazione che lunedì 16 aprile i carabinieri hanno sequestrato l'opera, realizzata per conto del Comune di Olmo.

L'alveo del fiume sarebbe stato pericolosamente ristretto dai lavori del nuovo depuratore e questo comporterebbe il rischio di esondazione. È con questa contestazione che lunedì 16 aprile i carabinieri, su mandato della Procura, hanno sequestrato l'opera, realizzata dalla ditta «Regazzoni Antonio» per conto del Comune di Olmo al Brembo.

Un'accusa che, se provata, risulterebbe doppiamente grave su un territorio, l'alta Valle Brembana, che giusto 25 anni fa aveva vissuto il dramma dell'alluvione, con il Brembo che aveva provocato morti, feriti e sfollati. Il reato ipotizzato dal pm Maria Esposito rientra nei delitti colposi di pericolo (art. 450 c.p.) e riguarderebbe in particolare il «molo», una sorta di terrazza sorretta da un muraglione di pietre e costruita verso il corso del Brembo in modo da guadagnare metri quadrati utili a edificare l'opera.

L'area finita sotto sequestro è quella che va dal deposito della ditta edile che ha realizzato i lavori fino alla centrale idroelettrica: parte è di proprietà della «Regazzoni Antonio», parte invece è stata acquisita dal Comune per realizzare il depuratore. È qui che lunedì mattina alle 10,30 si sono presentati i carabinieri per apporre i sigilli. I militari hanno fatto visita anche in municipio, poi, intorno alle 13, sono ripartiti. Erano stati alcuni vicini e la minoranza comunale a sollevare il problema con alcuni esposti. 

A dicembre uno dei proprietari del terreni confinanti s'è deciso ad alzare il tiro: s'è rivolto all'avvocato Federico Riva e ha presentato un esposto alla Procura. Il pm Esposito ha aperto un'inchiesta: sono stati compiuti accertamenti tecnici, volti soprattutto a capire se l'opera comportava rischi per l'incolumità pubblica. E quando la Procura ha avuto il ragionevole sospetto che il cantiere poteva essere pericoloso, in particolare ostruire il corso del fiume Brembo, ha disposto il sequestro.

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