Formigoni: «Esenzione Imu
per chi paga il mutuo 1ª casa»

Esenzione dall'Imu per chi sta pagando un mutuo sulla casa, spending review da parte dello Stato con operazione di trasparenza e senza tagli lineari, vendita razionale del patrimonio dello Stato, compensazione fiscale per le imprese che hanno crediti nei confronti dello Stato.

Esenzione dall'Imu per chi sta pagando un mutuo sulla casa, spending review da parte dello Stato con operazione di trasparenza e senza tagli lineari, vendita razionale del patrimonio dello Stato, compensazione fiscale per le imprese che hanno crediti nei confronti dello Stato. Sono le proposte che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, invierà al Governo in questi giorni.

IMU UNA TANTUM - Per il presidente Formigoni «l'Imu deve essere solo per il 2012 e comunque occorre prevedere l'esenzione per chi è solo nominalmente proprietario di una casa». Il riferimento è a chi sta pagando un mutuo: «per costoro - aggiunge Formigoni - sarebbe opportuno prevedere esenzioni, con particolare attenzione se si tratta della prima casa, oppure aliquote parametrate alla quota di capitale già restituito alla banca». Analogo discorso potrebbe valere anche per commercianti, artigiani e imprenditori che si trovano nelle stesse condizioni per l'acquisto degli immobili dove svolgono la loro attività.

AIUTI AL SUD MA SI GUARDI AL NORD - Capitolo più generale è quello dell'abbassamento delle spese dello Stato. Formigoni dice di no ai «tagli lineari» e si dichiara favorevole all'abbassamento dei costo della macchina statale: «Si faccia un'operazione di trasparenza - spiega - per tutti, Ministeri, Regioni, Province e Comuni, analizzando caso per caso, compresi gli enti statali e parastatali. Regione Lombardia è pronta a squadernare i propri bilanci. In questo percorso di risparmio lo Stato inizi a mettere le mani su se stesso, dimagrendo notevolmente, anche attraverso la vendita razionale e ponderata del proprio patrimonio. E, soprattutto, faccia operazioni equilibrate: vanno bene gli aiuti al Sud, ma occorre ricordarsi anche delle imprese del nord, favorendo lo sviluppo con il sostegno al credito, pagando a 60 giorni le fatture dei fornitori (come fa Regione Lombardia), applicando il criterio della compensazione fiscale per tutti i casi di imprenditori creditori nei riguardi dello Stato».

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