Omidicio di Paderno: molti dubbi
Movente ritenuto non convincente

Ci sono due arrestati ma ci sono molti dubbi sull'omicidio di Antonio Carropa, l'operaio 42enne ucciso a colpi di pistola giovedì 10 maggio nel garage della sua casa a Paderno d'Adda. Il movente del computer o di un piccolo debito non convince gli investigatori.

Ci sono due arrestati ma ci sono molti dubbi sull'omicidio di Antonio Carropa, l'operaio 42enne ucciso a colpi di pistola giovedì 10 maggio nel garage della sua casa a Paderno d'Adda. Il movente, si parla di un computer malfunzionante, di rimostranze, o di un debito da mille euro, non convince gli investigatori.

Per il momento è l'unica spiegazione trapelata dalle parole di Tiziana Molteni, 53 anni di Dolzago, e Fabio Citterio, 45 anni di Lurago d'Erba, i due arrestati. La presenza della pistola calibro 38 con matricola abrasa lascia intendere che i due volessero uccidere effettivamente il 42enne, colpito al collo da un proiettile calibro 38, ma non si sa chi di loro abbia effettivamente premuto il grilletto.

Probabilmente entreranno in campo i Ris di Parma che dovranno scovare la provenienza dell'arma e rintracciare la polvere da sparo sui vestiti dei due sospettati e lavoreranno sulle tracce di sangue rinvenute sui vestiti di Citterio. Lunedì il gip interrogherà i due arrestati, per martedì è invece fissata l'autopsia sul corpo di Carropa.

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