«Investito, è volato sopra di me»
Il racconto di un ciclista superstite

«Dopo essere stato investito è volato sopra di me. Quando l'ho visto cadere a terra ho subito capito che non ce l'avrebbe fatta. È stato orribile». Queste le parole di uno dei ciclisti milanesi che ieri, mentre stavano pedalando in colonna a Misano lungo la provinciale 185 (la Rivoltana), si sono visti piombare addosso un'auto impazzita.

Qualche metro avanti a lui, in testa alla colonna composta da una decina di persone, si trovava Claudio Raccagni, pensionato di 59 anni di Bresso (Milano), che è stato centrato in pieno dall'auto. Per l'uomo, sposato con un figlio, non c'è stato nulla da fare: è stato scaraventato ai margini della strada dove è morto pochi istanti dopo.

A guardarlo esalare gli ultimi respiri c'erano i suoi compagni sconvolti. «Dopo che è finito a terra – racconta ancora il ciclista che accompagnava Raccagni nell'escursione – si vedeva che respirava ancora. Volevamo cercare di aiutarlo ma non sapevamo come fare».

L'impatto con l'auto è stato molto violento e Raccagni non ha avuto scampo. Gli altri ciclisti invece sono stati sfiorati dall'auto fuori controllo. Tutti quindi sono rimasti illesi fatta eccezione per quello che si trovava in seconda posizione e che, cadendo a terra, si è ferito a un braccio.

Ma dopo aver travolto Raccagni l'auto, una Nissan Primera, ha continuato la sua corsa nel campo che costeggia la Rivoltana per poi urtare la sponda di un fossato e rovesciarsi di nuovo sulla strada restando a ruote all'aria. In macchina c'erano due uomini, di 51 e 52 anni, entrambi di Martinengo: se la sono cavata con ferite non gravi. Gli agenti della polizia stradale di Treviglio, intervenuti a rilevare l'incidente, hanno sottoposto il conducente all'alcol test e al narcotest i cui risultati saranno noti nei prossimi giorni.

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