Affittopoli, l'inquilino indagato:
«Assurdo, io sono parte lesa»

Le chiavi della casa in Città Alta sono state consegnate prima della stipula del contratto, l'affitto non è mai stato pagato. «Ma io - dice l'inquilino indagato - ho i titoli per abitarci e ci terrei a saldare».

«Ho la coscienza a posto. Anzi, scriva pure che in questa storia sono parte lesa». È il quarto indagato nell'inchiesta su Affittopoli, l'inquilino con casa a canone agevolato in Città Alta assegnata un anno fa senza che il contratto di locazione fosse mai sottoscritto.

Nel modello 21 c'è finito nelle ultime settimane, per truffa aggravata allo Stato, dopo che a febbraio era stato interrogato dalla Finanza come persona informata sui fatti. Perché la sua posizione sia nel frattempo passata da testimone a indagato, non se lo sa spiegare. «Nessuno mi ha più chiamato, non ho saputo più nulla», confida.

Si può supporre che gli inquirenti sospettino intrallazzi dietro quelle chiavi consegnate prima ancora di stipulare il contratto. O che la documentazione prodotta per ottenere la casa in deroga e aggirare le graduatorie classiche sia al limite della regolarità. Anche se non è escluso che alla fine risulti una vittima inconsapevole dell'assegnazione disinvolta di metri quadrati pubblici.

Il Comune nei mesi scorsi gli ha intimato lo sfratto. Ma il Tar ha deliberato la sospensiva del provvedimento e per giugno è atteso un nuovo verdetto.

Sta di fatto che l'uomo continua ad abitare quegli 84 metri quadrati in zona prestigiosa. «Non è colpa mia. Io vorrei pagare, ma sto ancora aspettando contratto e bollettini per i versamenti», aveva spiegato a febbraio.

Leggi di più su L'Eco in edicola giovedì 17 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA