«Non spostate l’altare del Papa» Pensionato protesta e s’incatena

Una protesta insolita e plateale è stata inscenata ieri da Damiano Bonanomi, 68 anni, pensionato, che si è incatenato a una colonna in ferro davanti all’ingresso del municipio di Sotto il Monte. A scatenare il gesto provocatorio è stato l’inizio dei lavori per le nuove sala civica, biblioteca e mensa scolastica, circa mille metri quadrati di superficie, compreso il porticato, che sorgeranno dove ora si trova l’altare dove celebrò la Messa Papa Giovanni Paolo II, vicino al viale Pacem in Terris.«Sono state presentate al sindaco ben 960 firme contrarie al progetto - si sfoga Damiano Bonanomi - e non sono state tenute in considerazione. Questo progetto cementificherà un’area che ha assunto per il paese un grande valore per la presenza dell’altare dove ha celebrato Papa Giovanni Paolo II. Il sindaco doveva indire un referendum per conoscere la vera opinione dei cittadini su questo suo progetto che distrugge questa incantevole area verde. Inoltre la nuova struttura, con i suoi otto metri di altezza, nasconderà ai pellegrini che arriveranno a Sotto il Monte la visione della chiesa e della collina. Da mesi sono state consegnate al sindaco le firme dei 960 cittadini contrari al suo progetto. Visto che la petizione è rimasta inascoltata, ho deciso di compiere questa protesta perché il sindaco indica un referendum». Appena ha saputo dell’avvio del cantiere Damiano Bonanomi - padre del consigliere leghista Gianfranca Bonanomi che nel novembre 2006 assieme al suo gruppo ha presentato al sindaco Eugenio Bolognini la petizione dei 960 cittadini contrari all’opera - ieri mattina si è recato in ferramenta ad acquistare tre metri di catena e un lucchetto. Poi si è incatenato fuori dal municipio in attesa che passasse il sindaco o qualche assessore comunale. Invece del sindaco, in ferie in montagna, sono arrivati gli agenti del Consorzio di polizia dell’Isola, che hanno cercato di farlo desistere. Gli agenti sono intervenuti per rompere le catene. In questa azione Bonanomi si è lasciato cadere rimanendo appeso alla colonna come impiccato. Subito il volto si è fatto cianotico e immediatamente i due agenti lo hanno rimesso in piedi. Nonostante questo momento di tensione, Bonanomi ha continuato la protesta con accanto la figlia Gianfranca, fino alle 14,50. Il sindaco, raggiunto telefonicamente, replica che «la petizione fa parte di una interrogazione presentata dalla Lega Nord nel novembre scorso. Non si è mai riusciti a discuterla in quanto i consiglieri della Lega non erano mai presenti in Consiglio comunale».(28/08/2007)

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