Assenze in Consiglio comunale
Maglia nera a Tommaso D'Aloia

A tre anni dall'insediamento della Giunta Tentorio, il Consiglio comunale è a quota 100 convocazioni. Ma non tutti i consiglieri e assessori hanno partecipato con la stessa solerzia. A raccogliere tutti i numeri, ma proprio tutti, Simone Paganoni.

A tre anni dall'insediamento della Giunta Tentorio, il Consiglio comunale è a quota 100 convocazioni. Cento serate passate a prendere decisioni più o meno importanti, riguardanti la città. Ma non tutti i consiglieri e assessori hanno partecipato con la stessa solerzia e intraprendenza. A raccogliere tutti i numeri, ma proprio tutti, con tanto di presenze e assenze ad inizio e fine consiglio, record di interpellanze, ordini del giorno ed emendamenti, Simone Paganoni, consigliere comunale della Lista Bruni.

I risultati del lavoro certosino sono stati presentati nella mattinata di venerdì 28 giugno nella sala Gruppi consiliari di Palafrizzoni. Tutto sommato dei numeri incoraggianti, perché, spiega Paganoni, «ci sono città in cui è molto peggio. E poi basta pensare al Parlamento, dove c'è gente che vota una volta su mille». Un'iniziativa che Paganoni ritiene molto importante, perché «permette di capire chi è un buon politico e chi no».

E poi lancia un appello contro l'antipolitica: «La cattiva politica si sconfigge scegliendo bene tra chi già c'è – dice Paganoni -. Anche in Consiglio comunale c'è chi lavora bene e che si guadagna i 60 euro a seduta. Sarebbe bello se i cittadini potessero vedere queste cose, magari mettendo le sedute del consiglio comunale on line».

Il credo di Paganoni si traduce quindi nella meritocrazia e in una politica fatta dalle persone e non dai partiti. Ma veniamo ai numeri. Il record di presenze tocca a cinque rappresentanti del Pdl e Lista Tentorio: 100% di presenze a Francesco Benigni, Stefano Lorenzi, Guglielmo Redondi (presidente del consiglio, senza il quale la legge prevede che non sia possibile procedere con il consiglio comunale), Franco Tentorio (sindaco) e Giampietro Tomasini.
Il range di assenze va da una a dieci, «un 10% che è nella norma» commenta Paganoni. Ma i picchi più alti di assenze li toccano Tommaso D'Aloia (assessore alle Politiche della Casa) con 28 assenze (72%), Roberto Chiorazzi (Pdl) con 24 assenze (76%) ed Enrico Fusi (Lista Bruni) con 23 assenze (77%). Sulla quantità di interventi, vincono Elena Carnevali del Pd e Roberto Bruni, dell'omonima lista, rispettivamente con 220 e 212 interventi. A seguire Simone Paganoni con 184 interventi e il sindaco Tentorio con 161 interventi. Tra i più taciturni e restii alla dialettica politica, Giuseppe Di Giminiani del Pdl, che in tre anni, ha preso la parola una sola volta. Poco loquaci anche Demetrio Polimeno del Pdl e Raimondo D'Avanzo del Pdl, con cinque interventi.

Il record delle interpellanze scritte va a Roberto Bruni con 14 documenti presentati. Medaglia d'oro a Simone Paganoni con 22 interpellanze orali. Elena Carnevali ottiene il record di 44 ordini del giorno, mentre Sergio Gandi del Pd quello sugli emendamenti, con 54 documenti presentati. Tra i ritardatari cronici Enrico Fusi della Lista Bruni (47), Claudio Crescini del Pd (40) e Luciana Frosio Roncalli della Lega Nord (34). Dai dati emerge che sono in pochi i consiglieri che resistono fino al fine lavori. 51 uscite anticipate per Roberto Chiorazzi (Pdl), 43 per Silvia Lanzani (Lega Nord), 30 per Valerio Marabini (Lista Tentorio).

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