Lega, Stucchi vice di Maroni
A Pontida il raduno si farà

Oggi sarà il giorno di Giacomo Stucchi. Roberto Maroni ha convocato la stampa in via Bellerio, per comunicare la squadra che lo affiancherà nel suo nuovo ruolo di segretario federale della Lega. Tra i tre vice dovrebbe esserci anche il deputato bergamasco.

Oggi sarà il giorno di Giacomo Stucchi. Roberto Maroni ha convocato la stampa in via Bellerio, per comunicare la squadra che lo affiancherà nel suo nuovo ruolo di segretario federale della Lega. Tra i tre vice dovrebbe esserci anche il deputato bergamasco, già eletto, domenica scorsa al Forum d'Assago, tra i 13 membri del Consiglio federale, quelli che saranno i collaboratori più stretti dell'ex ministro dell'Interno nella gestione post-scandali del movimento. Stucchi sarà presente stamattina nel quartiere generale lumbard di Milano, dove Maroni, appunto, renderà noti i componenti dell'ufficio politico e i nomi dei tre suoi vice (uno con funzioni di vicario, probabilmente un veneto).

Il nome del bergamasco è in pole da un po', e prende quota dopo il passo indietro del «conterraneo» Roberto Calderoli, non più coordinatore delle segreterie nazionali (ruolo decaduto col nuovo statuto). Due bergamaschi di peso sarebbero stati «scomodi» nei rapporti di forza tra le province e le regioni, mentre con l'assegnazione di un ruolo più organizzativo (e meno politico) a Calderoli, Stucchi avrebbe più chances di entrare nella terna dei vicesegretari federali.

Oggi, comunque, Maroni scoprirà le carte e metterà ogni tassello al suo posto (forse ci vorrà qualche giorno in più per i responsabili dei diversi settori). Riprendendo anche le linee programmatiche già ampiamente delineate nel Congresso federale che a scrutinio palese per alzata di mano lo ha incoronato successore di Umberto Bossi (cui dovrebbe spettare la carica di presidente della Lega). Tra i punti «caldi» del programma lo stop ai doppi incarichi. E anche qui bisognerà vedere come la nuova gestione se la caverà con le incompatibilità, visto che molti degli uomini di punta del movimento ricoprono più ruoli.

Intanto Maroni ha detto la parola fine in merito alle voci che vogliono la cancellazione del raduno di Pontida.

«Leggo con stupore sul Corriere della sera che avrei deciso di non fare più Pontida - ha detto -. Qui c'è qualcuno che beve troppo vino: Pontida non sarà mai cancellata, ma siamo matti?». «Pontida - spiega sul proprio profilo di facebook - è la nostra identità, il nostro cuore, il nostro popolo. Il problema è che la Lega sta riprendendo fortemente consenso tra la gente (i sondaggi dicono che siamo tornati sopra il 6% e siamo in crescita) e allora le cercano tutte per romperci le palle. Poveretti loro, non non molleremo mai», conclude.

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