Il Pgt «sposta» il parco
In rivolta ci sono 300 famiglie

Il nuovo Piano di governo del territorio studiato dall'amministrazione di Torre Boldone, non è ancora arrivato sui banchi del Consiglio comunale - né tanto meno è stato approvato - che già suscita i primi malumori. In primis dei residenti di via Leonardo da Vinci.

Il nuovo Piano di governo del territorio studiato dall'amministrazione di Torre Boldone, non è ancora arrivato sui banchi del Consiglio comunale - né tanto meno è stato approvato - che già suscita i primi malumori. A esprimere la loro contrarietà alcuni residenti di via Leonardo da Vinci, non tanto sul Pgt nel suo complesso, ma in merito a un particolare punto: l'eliminazione del parco presente nella via per far posto a nuove case.

In seguito a questo annuncio, chi abita in via da Vinci, si è subito espresso contro questa possibilità e alcuni hanno deciso di partecipare alla seconda assemblea pubblica di presentazione del Pgt, per esprimere la loro contrarietà. In sostanza si tratterebbe di sacrificare quest'area verde (di circa 3.000 metri quadrati) per poterne realizzare una più grande (di oltre 7.000) circa 50 metri più in là, ovvero di fronte al palazzetto dello sport.

Attualmente quest'area appartiene ad un privato, che vorrebbe edificarvi, ma che sarebbe disposto a cederla al comune, in cambio di un'altra area, individuata nel parco di via da Vinci. Per la cronaca, molti degli oltre 100 presenti all'assemblea, erano lì per ascoltare tutti gli interventi proposti nel nuovo Pgt, ma la discussione si è animata su questo punto e c'è chi ha perfino deciso di abbandonare la sala quando ha visto che non era più possibile proseguire con l'illustrazione del Piano.

«In questa via ci sono oltre 300 famiglie e questo parco è l'unico polmone verde che abbiamo» è stato il coro unanime di alcuni residenti intervenuti. Inoltre alcuni genitori hanno fatto presente che «in quell'area vanno molti bambini a giocare, è un punto d'aggregazione ed è più facile tenerli sotto controllo anche dal balcone di casa, mentre se dovessero spostarsi per raggiungere un nuovo giardino sarebbe più pericoloso anche per loro».

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