Cronaca / Valle Seriana
Martedì 18 Settembre 2012
Anche metalli «hi tech»
nelle miniere di Novazza
Oltre ai già noti metalli (zinco e uranio) c'è un nuovo giacimento minerario (per ora presunto) ad attirare l'attenzione in Valle Seriana. C'è chi dice infatti che nel sottosuolo ci siano anche le cosiddette «terre rare».
Oltre ai già noti metalli (zinco e uranio) c'è un nuovo giacimento minerario (per ora presunto) ad attirare l'attenzione in Valle Seriana. C'è chi dice infatti che nel sottosuolo ci siano anche le cosiddette «terre rare». Per terre rare s'intendono 17 elementi chimici della tavola periodica chiamati in inglese «rare earth elements» o «rare earth metals». Scandio, ittrio, lantanio, cerio: sono alcuni dei nomi che figurano nell'elenco. Elementi oggi sempre più richiesti dal settore dell'elettronica.
E c'è anche una pista che non è sfuggita all'onorevole Sergio Piffari, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, è infatti al lavoro su una specifica interrogazione parlamentare.
«Non siamo preoccupati dell'ipotesi in cui qualcuno nell'immediato possa estrarre uranio dalle miniere di Novazza – spiega il deputato residente a Lizzola – con il referendum per i cinque anni successivi in Italia non è possibile attivare coltivazioni di questo elemento. Vogliamo invece presentare un documento per chiedere più limpidezza nel settore, in particolare in Lombardia. Vorremmo che ci fosse un albo con le concessioni, dove un cittadino si può informare e conoscere chi sta facendo le ricerche».
Nel frattempo l'Italia dei Valori è al lavoro sul tema anche in Regione Lombardia, dove venerdì i consiglieri Gabriele Sola, Francesco Patitucci e Stefano Zamponi hanno presentato un'interrogazione per chiedere chiarimenti sulle richieste di permessi di ricerca avanzate da Energia Minerals Srl e come «la Regione intenda porsi dinnanzi alla possibilità di riaprire vecchie miniere di uranio o aprirne di nuove».
Si cercano informazioni ufficiali, anche se per ora sembra che la società australiana abbia avanzato richieste riguardanti solo lo zinco della Val del Riso, mentre in merito all'uranio si parla solo dell'interessamento del gruppo, attestato anche dallo stesso sito internet aziendale nella sezione «Novazza and Val Vedello Projects».
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