Colognola contro l'aeroporto
C'è anche un esposto in Procura

Sala strapiena, toni accesi e molta rabbia contro quell'aeroporto «che ci rende la vita impossibile». Dopo il ricorso al Tar (sarà discusso il 28 novembre), Colognola prova anche con l'esposto in Procura.

Sala strapiena, toni accesi e molta rabbia contro quell'aeroporto «che ci rende la vita impossibile». Dopo il ricorso al Tar (sarà discusso il 28 novembre), Colognola prova anche con l'esposto in Procura. Un documento decisamente minuzioso (illustrato da Camilla Colnago) che ripercorre passo dopo passo le complesse vicende dello sviluppo di Orio al Serio, delle relative certificazioni ambientali, fino alle curve isofoniche e al Piano di zonizzazione. Dove Colognola si è ritrovata in fascia A, quella dove non si possono superare i 65 decibel. Previsione in via di recepimento nel Pgt, e l'associazione «Colognola per il suo futuro» annuncia battaglia a Palafrizzoni.

E non solo. Si comincia con l'esposto alla Procura «per verificare se ci siano state infrazioni: non è contro una persona specifica, perché non abbiamo prove. È contro ignoti ma riguarda chi avrebbe dovuto sorvegliare sullo sviluppo dello scalo» spiega l'avvocato Alessandra Pesenti Gritti. E vista da Colognola, la lista delle cose che non vanno è infinita: il limite di unità di traffico ignorato (da 6 milioni 174 mila a oltre 9 milioni e mezzo), idem per i movimenti, lo studio epidemiologico ancora da fare, le centraline e, soprattutto, la nuova rotta. Quella che da fine 2009 passa sul quartiere, con tutte le conseguenze del caso in termine di «rumore, inquinamento e possibili pericoli».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 3 ottobre

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