Berlusconi ora fa retromarcia
«Obbligato a restare in campo»

«Delle conseguenze ci saranno senz'altro. Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perchè ad altri non capiti ciò che è capitato a me». Lo ha detto l'ex premier Silvio Berlusconi al Tg5.

«Delle conseguenze ci saranno senz'altro. Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perchè ad altri non capiti ciò che è capitato a me». Lo ha detto l'ex premier Silvio Berlusconi al Tg5.

«Quella contro di me è un'ipotesi fantascientifica per evadere l'1% delle imposte» ha aggiunto. «Tra il 2006 e il 2010 ho versato 5,44 miliardi. Nessun gruppo versa tanto». L'ex premier sostiene che nel 2002 gli vengono contestati evasioni per «4,9 milioni di euro contro i 365 versati dal mio gruppo all'erario» ed analoga è la proporzione nel 2003.

«A Roma la Cassazione mi ha assolto con formula piena nella stessa materia, riconoscendomi da quando sono sceso in campo al servizio del Paese che non ho mantenuto alcun potere gestorio sul mio gruppo e su Mediaset. Forse questo giudice è molto prevenuto contro di me e non rispetta la Cassazione - ha aggiunto -. Forse perchè anche nel 1998 una sua sentenza contro di me è stata abrogata dalla Cassazione o forse in tutto questo si devono trovare delle spiegazioni di natura politica».

Quanto ai rapporti con Agrama, Berlusconi dice: «ebbi a conoscerlo negli anni '80, poi però non l'ho più visto, sentito nè frequentato. È un imprenditore che fa l'acquisto e la vendita dei diritti televisivi dai produttori indipendenti americani e anche da una major di sui amici. Non sono mai stato suo socio occulto, è stato provato dalle carte e da tutti i documenti agli atti. Se io fossi stato suo socio occulto sarebbe bastata una mia telefonata ai responsabili di Mediaset per determinare l'acquisto dei diritti che lui voleva vendere senza bisogno di pagare alcuna tangente. Ma soprattutto se fossi stato socio occulto sarei venuto immediatamente a conoscenza del pagamento di una tangente ai responsabili dell'ufficio acquisti di Mediaset e non avrei potuto non provvedere all'immediato licenziamento, visto che da loro passavano acquisti di diritti per 700 milioni di dollari all'anno. Nessun imprenditore si sarebbe potuto comportare in modo diversi consentendo di continuare a rubare a danno suo e della sua azienda».

Nel leggere di una sua naturale capacità a delinquere, come scritto nelle motivazioni della sentenza, Berlusconi dice: «è la parte più incredibile. Io ho un'età non verdissima, sono 50 anni che lavoro, credo di avere dimostrato di essere un valido imprenditore, sono stato presidente del Consiglio per quasi 10 anni, sono l'unico protagonista della politica mondiale ad avere presieduto per tre volte il G8, un ottimo padre di 5 figli e nonno di 6 nipoti e uno dei primissimi contribuenti italiani. Il mio gruppo dal 1996 al 2010 ha versato nelle casse dell'Erario 5 miliardi e 144 milioni nessun gruppo ha fatto altrettanto e sono incensurato, cosa incredibile visto la naturale capacità a delinquere secondo questi giudici. Per quanto riguarda l'evasione fiscale, si tratterebbe degli anni 2002 e 2003, di 4,9 milioni per il primo contro 356 milioni versati dal mio gruppo, mentre per il 2003 avremmo messo in piedi una macchinazione per evadere 2,9 milioni contro 234 milioni di imposte pagare. Il tutto per evadere l'1%, un'evasione davvero incredibile».

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