Trucca, guerra degli orti con Rfi
I pensionati: richiesta esagerata

Trattative in corso tra gli ortolani della Trucca e Rfi (Rete Ferroviaria Italiana). La ventina di pensionati che lungo il sedime ferroviario ha creato un viale di orti urbani ha ricevuto la richiesta da parte di Rfi di pagare un canone di affitto. «Troppo caro».

Trattative in corso tra gli ortolani della Trucca e Rfi (Rete Ferroviaria Italiana). La ventina di pensionati che lungo il sedime ferroviario nei pressi di via Martin Luther King ha creato un viale di orti urbani ha ricevuto la richiesta da parte di Rfi di pagare un canone di affitto per i terreni coltivati.

Un fulmine a ciel sereno, perché erano 15 anni che gli ortolani non versavano alcuna quota, semplicemente perché Rfi non ne aveva più fatto richiesta.

Nelle scorse settimane i tecnici hanno fatto un sopralluogo e di seguito è arrivata la richiesta da parte della società di proprietà di Ferrovie dello Stato. Ma gli ortolani non sono disposti a pagare la cifra richiesta, a detta loro, troppo elevata: «Le ferrovie ci hanno chiesto di versare un affitto annuo da calcolare in questo modo: tre euro al metro quadro fino a 100 metri e due euro al metro per ulteriori superfici – spiega Gaetano Manenti, che da anni coltiva un appezzamento di terreno lungo la ferrovia –. Calcolando che in media ognuno di noi ha un orto di circa 200-300 metri quadri, si andrebbe a pagare un affitto annuale che si aggira intorno ai 700-900 euro. Per noi è una cifra assurda, considerando che alcune delle persone che hanno l'orto prendono una pensione di 500 euro al mese».

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