Ospedale, data del trasloco incerta
I lavoratori in stato di agitazione

I lavoratori degli OO.RR.BG e la RSU aziendale, riuniti in assemblea lunedì 19 novembre, in considerazione dei continui rinvii delle date del trasloco, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale con la richiesta di conciliazione.

I lavoratori degli OO.RR.BG e la RSU aziendale, riuniti in assemblea lunedì 19 novembre, in considerazione dei continui rinvii delle date del trasloco, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale con la richiesta di conciliazione e raffreddamento.

Ecco il comunicato
«I lavoratori degli OO.RR.BG e la RSU aziendale
• Visti i continui rinvii delle date del trasloco;
• Visto il comportamento dei vertici aziendali che pensano di poter disporre del personale a proprio piacere senza tenere conto delle legittime aspettative e senza la necessaria e adeguata preparazione dello stesso;
• Visto il blocco delle ferie che di fatto subisce il personale da 3 mesi e mai sottoscritto da nessun dirigente;
• Visto la confusione circa la questione parcheggio che al momento ha l'unica certezza di ridurci lo stipendio, penalizzazione che riteniamo ingiusta ed inaccettabile

approvano il seguente ordine del giorno:
1. Concordare con la DAZ la data del trasloco solo dopo aver accertato l'adeguata formazione e definito l'organizzazione di ogni singolo servizio e Unità Operativa del nuovo ospedale;
2. Creare commissioni di valutazione degli organici necessari al funzionamento qualitativo del nuovo ospedale;
3. Ricercare la possibilità di recuperare risorse economiche al fine di eliminare il costo del parcheggio per i dipendenti;
4. Garanzia delle ferie del personale secondo la normale turnazione.

I lavoratori sono ben consapevoli dell'importanza dell'attivazione del nuovo ospedale, e non faranno mancare la loro imprescindibile collaborazione, a partire dalle assemblee di reparto, che si svolgeranno nei prossimi giorni, che individueranno le problematiche sul tappeto e le comunicheranno alla RSU per la ricerca delle possibili soluzioni.

Tutto ciò a garanzia della sicurezza dei pazienti e della qualità delle cure che non vogliamo far mancare alla cittadinanza, come abbiamo dimostrato di saper ben fare in tutti questi anni. A tal fine viene proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale».

Il comunicato, con la richiesta di conciliazone, è stato inviato al direttore generale dei Riuniti, Carlo Nicora, e al prefetto di Bergamo, Camillo Andreana.

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