Fumo in carrozza, ed è protesta
Trenord: «Solo un fusibile saltato»

Esplode un quadro elettrico e il fumo invade l'intera carrozza. È accaduto sul treno Bergamo-Milano Porta Garibaldi. «Sconvolgente - scrivono due pendolari - la reazione da parte del personale di bordo: hanno accostato lo sportello del quadro elettrico».

Esplode un quadro elettrico e il fumo invade l'intera carrozza. È accaduto sul treno Bergamo-Milano Porta Garibaldi. «Sconvolgente - scrivono due pendolari - la reazione da parte del personale di bordo: hanno accostato lo sportello del quadro elettrico, che poi è rimasto comunque aperto».

Nessuno - aggiungono i pendolari - si è «preoccupato di prendere provvedimenti per tranquillizzare e garantire la sicurezza dai passeggeri».

Ecco la loro lettera
«Egregio Direttore,
siamo due studentesse che tutte le mattine prendono il treno dalla stazione di Bergamo per recarsi all'università a Milano. Dopo una serie di disavventure che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, accentuate da quanto è successo ieri mattina (mercoledì) sul nostro treno, abbiamo deciso che è arrivato il momento di far sentire le nostre voci in quanto la situazione cui sono costretti i pendolari sta diventando sempre più inaccettabile.

Oltre ai consueti episodi di ritardi ingiustificati, annunci sbagliati,  treni malandati, sporchi ed affollati con i quali devono confrontarsi ogni giorno i pendolari, ieri mattina agli occhi dei passeggeri del treno 10772 proveniente dalla stazione di Bergamo e diretto a Milano Porta Garibaldi (via Carnate) si è presentato uno scenario sconcertante: un quadro elettrico collocato all'interno della carrozza passeggeri è esploso invadendo di fumo l'intera carrozza.

Ancora più sconvolgente, a nostro parere, è stata la reazione da parte del personale di bordo che, dopo essere stato avvisato dai passeggeri dell'accaduto, si è limitato ad accostare lo sportello del vano, contenente il quadro elettrico (che poi è rimasto comunque aperto), senza preoccuparsi di prendere provvedimenti per tranquillizzare e garantire la sicurezza dai passeggeri.

Dopo questo ennesimo spiacevole fatto che ha coinvolto numerosi pendolari come noi, sorgono alcune domande spontanee:
- le vetture su cui viaggiamo vengono sottoposte ad adeguati controlli periodici che ne determinino la sicurezza e l'adeguatezza al trasporto di passeggeri?
- come vengono spesi i soldi che paghiamo puntualmente tutti i mesi vista la scarsità del servizio che ci viene offerto?

Data la situazione le risposte a tali domande ci sembrano ovvie; è inutile che Trenitalia e Trenord sponsorizzino un treno che consente di raggiungere Milano in poco più di 30 minuti, pagando il doppio di un biglietto ordinario, quando non sono in grado di garantire un servizio che di norma dovrebbe essere  puntuale, sicuro ed adeguato ai loro passeggeri.

Ci auguriamo perciò che questa nostra segnalazione, andando ad aggiungersi alle altre messe in evidenza da altri pendolari come noi, possa rappresentare uno stimolo affinché in un prossimo futuro la situazione migliori.

La ringraziamo per l'attenzione rivoltaci.
Cordiali Saluti».
L.B. E.G.


Trenord risponde: «Nessun pericolo, solo un fusibile saltato»

«Desideriamo tranquillizzare i passeggeri e tutti gli altri clienti - scrive nella sua replica Trenord - ridimensionando l'episodio segnalato. Si è trattato di un fusibile del quadro elettrico che governa il sistema di riscaldamento che si è fuso (non è esploso) all'altezza della stazione di Calusco, producendo non tanto fumo, quanto un acre odore di bruciato.

Il personale si è comportato secondo quanto prevedono le procedure in casi simili: il capotreno ha avvisato il macchinista che, fermato per un brevissimo periodo il treno, si è recato presso il quadro elettrico. Dopo aver verificato che si era trattato solo di un fusibile bruciato, ha per ulteriore sicurezza disinserito il riscaldamento e fatto ripartire il convoglio, che è giunto a Milano Porta Garibaldi in perfetto orario.

Qui un elettricista ha provveduto a sostituire il fusibile. Il treno ha continuato nella giornata a svolgere il servizio programmato e con il riscaldamento funzionante».

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