Videopoker, decisione del gip:
2 poliziotti sospesi dal servizio

Il gip Giovanni Petillo ha deciso che due dei quattro poliziotti a cui era stato dato il divieto di dimora a Bergamo dopo l'indagine che li aveva smascherati come giocatori di videopoker in servizio, devono essere sospesi dal servizio. È stata dunque inasprita la pena.

Il gip Giovanni Petillo ha deciso che due dei quattro poliziotti a cui era stato dato il divieto di dimora a Bergamo dopo l'indagine che li aveva smascherati come giocatori di videopoker in servizio, devono essere sospesi dal servizio. Il gip ha inasprito la pena ai due agenti, i cui difensori avevano domandato la revoca del divieto di dimora.

Lo scandalo che ha investito la questura parla di sette poliziotti della Volante, uno dell'immigrazione e tre militari al lavoro nelle pattuglie miste che giocavano al videopoker pur indossando la divisa. Nelle informative la Mobile ha scritto di «attaccamento compulsivo alle macchinette».

Il caso più grave è quello di S. A., 48 anni, ex assistente capo della Volante, che nei giorni scorsi aveva confermato al gip di essere affetto a ludopatia. È stato lui, secondo gli inquirenti, ad aver trascinato i colleghi nelle due sale giochi della città, la «Fair Play» alla Celadina e la «Merkur Win» di via San Bernardino.

Ebbene, a lui il gip ha comminato la sospensione del servizio per due mesi, mentre per A. I., 30 anni, la sospensione del servizio è di un mese. Per G. F., 49 anni, l'agente dell'immigrazione prestato alla pattuglia mista, è stato confermato di divieto di dimora perché il difensore non ha presentato la revoca dell'istanza. Infine, a C. B., 34 anni, è stato revocato il divieto di dimora.

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