«Io vedetta per gli ultrà?
Degli scontri non sapevo nulla»

Gli inquirenti lo hanno bollato come la vedetta del capo ultrà, la sentinella che per telefono comunicava gli spostamenti dei pullman dei tifosi avversari nel dopo partita di Atalanta-Inter del 13.12.2009. Ma lui nega tutto.

Gli inquirenti lo hanno bollato come la vedetta del capo ultrà, la sentinella che per telefono comunicava gli spostamenti dei pullman dei tifosi avversari nel dopo partita di Atalanta-Inter del 13.12.2009. Alberto Maffi, 29 anni, sindaco leghista di Gandosso, secondo quanto è filtrato dall'interrogatorio di lunedì davanti al pm Carmen Pugliese ha tenuto a sottolineare che era all'oscuro delle intenzioni bellicose della tifoseria.

Insomma, non pensava che erano in animo scontri, più semplicemente - secondo quanto ha raccontato - riteneva che le informazioni che stava girando al leader della Curva Nord Claudio «Bocia» Galimberti, diffidato e dunque teoricamente impossibilitato ad avvicinarsi al Comunale, servissero a quest'ultimo per trovare il modo per parlare con i giocatori dell'Atalanta.

In sostanza, gli avrebbe segnalato la partenza dei pullman degli interisti, di modo che il capo ultrà non potesse incrociarli, e gli spostamenti della polizia perché il Bocia, colpito da Daspo, avventurandosi dalla parti dello stadio nell'immediato dopo-gara rischiava la denuncia.

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